Prima della discussione dei punti all'ordine del giorno previsti dal Consiglio regionale riferiti al bando per gli apicoltori e alla fermata di Atessa per i lavoratori che devono raggiungere la zona industriale abruzzese, la consigliera regionale Micaela Fanelli ha letto in aula la relazione della consigliera di parità, riferita all'anno 2018, Giuseppina Cennamo.
Due sono le proposte della consigliera di parità che Micaela Fanelli vorrebbe che fossero inserite nella finaziaria per avere copertura. In particolare la carta per le pari opportunità e l'eguaglianza sul lavoro, lanciata in Italia il 5 ottobre 2009 sulla scia del successo francese e tedesco. Una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche di risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la sua diversità. La carta fornisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate, ma linee programmatiche la cui definizione ed attuazione è lasciata alle organizzazioni aderenti, in funzione della loro situazione ed eventuali programmi già realizzati.
Successivamente la legge regionale per le politiche di genere e la conciliazione vita - lavoro. Una legge organica per offrire una base normativa certa per servizi e iniziative in grado di garantire condizioni effettive di pari opportunità e ridisegnare il profilo delle città intorno al diritto di vivibilità e al miglioramento delle condizioni di vita per tutti.
Tra questi servizi, suggerisce Micaela Fanelli, si potrebbe puntare sugli asili nido o su cose che favoriscano effettivamente il benessere di donne al lavoro. La consigliera del Pd per arrivare a questa soluzione chiede la solidarietà di tutte le altre consigliere. Vedremo cosa accadrà in sede di finanziaria regionale.