Speakers corner contro il congresso della famiglia di Verona, a Campobasso la difesa della 194 e di tutti i tipi di famiglie

La richiesta di Ridiamo Voce alle donne: il commissario alla sanità richiami ginecologi pensionati non obiettori. Michele Durante (Pd): col centrodestra al governo di Campobasso Pride Molise a rischio

Viviana Pizzi
30/03/2019
Attualità
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No all'oscurantismo del congresso della Famiglia di Verona. No ai feti di gomma per contestare il diritto d'aborto. No alla omosessualità come malattia e sì alla omosessualità come forma di famiglia basata sull'amore e sul rispetto. Sono stati questi i punti fondamentali del dissenso espressi oggi allo speakers corner di Campobasso contro il XIII convegno sulla famiglia. 

Le varie associazioni che hanno promosso l'evento, con la regia di Annalisa Di Lauro di Associazione Lesbica Femminista Italiana Le Maree di Napoli ma campobassana di origine e di residenza, si sono riunite in piazza Municipio a Campobasso proprio oggi alle 17 in contemporanea con la grande manifestazione transfemminista che si è svolta a Verona, proprio per dissentire sui temi del convegno. E' stata scelta la giornata di oggi perché è stato proprio nelle stesse ore delle manifestazioni di protesta che nella città di Giulietta e Romeo i ministri Salvini, Fontana e Bussetti presenziavano al convegno oscurantista dove si è parlato di limitazioni al diritto dell'aborto, eliminazione della famiglia omosessuale e ripristino dei valori della famiglia tradizionale.

A Campobasso, a livello politico, sono intervenuti i rappresentanti della Casa del Popolo, tra cui l'ex consigliere regionale Italo Di Sabato, e il presidente del Consiglio Comunale del Pd Michele Durante. C'erano anche le assessore comunali Bibiana Chierchia, Lidia De Benedittis e Alessandra Salvatore. In piazza anche l'ex assessora Emma De Capoa. Tra le tematiche prese in campo soprattutto l'applicazione delle politiche del lavoro per le donne, molto in ritardo in Molise, e l'applicazione della legge 194/78 sull'aborto. 

Da qui è nata la provocazione della titolare della pagina facebook Ridiamo Voce alle donne, la quale prendendo spunto dalla recente decisione del commissario ad acta per la sanità Angelo Giustini di richiamare medici in pensione al Cardarelli di Campobasso come negli altri ospedali della Regione, ha chiesto che nel reparto di ginecologia vengano assunti solo medici non obiettori di coscienza. Trovarli non sarà facile ma almeno provarci sarebbe d'obbligo. L'allarme di Michele Durante è arrivato alla fine della giornata: "il mio ultimo atto da amministratore di questa legislatura deve essere concedere il patrocinio per il Pride del prossimo 27 luglio, se dovesse vincere il centrodestra c'è la possibilità di non essere più autorizzati a sfilare". Perché il clima oscurantista e retrogrado di questo governo. come ha sottolineato anche Italo Di Sabato, non coinvolge soltanto i diritti civili ma tutti i tipi di diritti. 

Per vedere i video della giornata cliccare qui

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