Una fumata bianca e una nera per il tavolo del centrodestra impegnato nel doppio confronto tra Campobasso e Termoli. E' sulla costa adriatica che arriva il primo nome ufficiale: Francesco Roberti di Forza Italia candidato sindaco. I tre partiti dell'alleanza romana (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) si erano spartiti i pezzi nella riunione che ieri ha portato a un documento: Termoli a Forza Italia e Campobasso alla Lega. Senza alcuno spazio di scelta per i civici e per i partiti minori che pure in consiglio regionale sono rappresentati da assessori quali i Popolari per l'Italia, Udc e Orgoglio Molise.
In verità questi avevano già deciso di non presentare candidature sulle due città. Ma quanto meno di poter dire sì o no ai nomi proposti dai partiti a livello nazionale. Quando Forza Italia su Termoli ha fatto il nome di Roberti tutta la coalizione ha detto sì trovandolo l'uomo adatto di esperienza capace di poter guidare palazzo Sant'Antonio. Non è stato lo stesso per la Lega a Campobasso perché il nome di Alberto Tramontano non piaceva proprio a nessuno. In primis perché giudicato non in grado di catalizzare voti e in secundis perché ha un passato di centrosinistra. Ma a fare le bizze è Luigi Mazzuto che, per rispettare i dictat di Salvini è molto fermo sulle sue posizioni: o Tramontano o la morte.
Stando alle indiscrezioni anche il presidente Toma avrebbe cercato di far ragionare il coordinatore regionale della Lega. Prima di tutto sull'allargamento dell'alleanza a Campobasso con le civiche, così come avvenuto a Termoli. Ma nella riunione di sabato del tavolo ha chiesto espressamente di escludere Prima il Molise delle consigliere regionali Calenda e Romagnuolo. Poi per cambiare il nome da proporre. Sembra che con un nome diverso da quello di Alberto Tramontano prima gli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia e poi anche qualche civica, sarebbero pronti ad appoggiare la Lega. Altrimenti si rischia la frammentazione con i partiti tradizionali da una parte e le civiche dall'altra pronte a spaccare e a cedere la città o al Movimento Cinque Stelle o addirittura al centrosinistra qualora si compatti su un nome unico.
Il dato forte è questo: dove dirige Forza Italia, partito di esperienza politica, le cose si sono sistemate immediatamente. Dove dirige la Lega c'è caos totale. Il problema sembra essere quindi proprio la Lega di Salvini.
E sul tavolo di centrodestra è giunta in redazione la nota di Prima il Molise: In merito al comunicato redatto dai partiti della coalizione del centrodestra molisano, si precisa che noi di PRIMA IL MOLISE, sconfessiamo quel documento che non ci appartiene, non avendo quasi mai partecipato ai tavolini e non essendo quasi mai stati invitati.
Pertanto, voler attribuire anche a noi di PRIMA IL MOLISE, la decisione di non condividere quanto deciso ad Arcore e dalla quale i partiti molisani tentano di scaricare la responsabilità soprattutto sul nostro movimento, questo corrisponde ad un falso che testimonia la mancanza di lealtà da parte dei soliti noti del cendodersa, ad inventarsi le cose. Pertanto, si ribadisce che
non abbiamo espresso nessun parere in merito al nome del candidato sindaco di Campobasso, se non quello di aver fatto ritirare la candidatura del nostro candidato di bandiera ing. Del Greco, appena appurato che non avremmo più preso parte agli incontri artatamente falsi. Naturalmente, il vizio di dire le bugie e scrivere le cose false, continuano ad offendere tutti i cittadini molisani.