Fallimento dell'Igea Medica, la solidarietà di Sel a pazienti e lavoratori

Il coordinatore regionale Candido Paglione: "La politica deve assumersi le proprie responsabilità"

redazione
29/12/2011
Comunicati Stampa
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Sel Molise interviene sulla chiusura dell’ Igea Medica di Isernia. Candido Paglione, coordinatore regionale: «Solidarietà ai pazienti e ai lavoratori, ma la politica si assuma le proprie responsabilità» ISERNIA. La chiusura dell’Igea Medica di Isernia per fallimento è l’ultimo atto, in ordine di tempo, di una vicenda, quella della sanità molisana, che ormai ha assunto i contorni di una vera e propria farsa. "E’ triste dover prendere atto di come, nella nostra realtà, si continui ad assistere inermi alla chiusura di una struttura medica, addirittura con i pazienti ricoverati e per questo costretti a vivere un duplice dramma: quello della malattia e quello dell’incertezza del prosieguo delle cure mediche". Così Candido Paglione, coordinatore regionale di SEL Molise, che aggiunge: "E’ ora che la politica, a tutti i livelli, si assuma le proprie responsabilità e faccia le scelte necessarie per programmare in maniera corretta ed oculata le modalità per garantire il diritto alla salute e alle cure dei cittadini, così come sancito dalla nostra Carta Costituzionale". La vicenda dell’Igea Medica di Isernia rimette dunque al centro del dibattito la questione del diritto alla salute e dei tanti nodi irrisolti della sanità molisana, come quello del settore della riabilitazione. "Nell’esprimere la nostra vicinanza ai pazienti ricoverati ed alle loro famiglie - prosegue Paglione - noi di SEL siamo ugualmente vicini agli operatori sanitari e a tutti i lavoratori dell’Igea Medica ai quali va tutta la nostra solidarietà, conoscendo l’impegno da essi profuso e lo spirito di abnegazione dimostrato. Per questo – conclude il coordinatore regionale di SEL Molise – sarebbe un errore imperdonabile abbandonare l’Igea Medica al proprio destino e lasciarla morire, nonostante fino ad oggi, pur tra mille difficoltà, sia riuscita a garantire le cure riabilitative a tanti malati, soprattutto persone anziane, senza alcuna interruzione e senza mai creare disservizi".

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