Contrasto al fenomeno droga, prima riunione in Regione. Calenda: ottimo incardinamento

14/05/2019
Attualità
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"Il fenomeno delle tossicodipendenze assume purtroppo anche in Molise il carattere di un vero e proprio allarme sociale. Troppi i giovani e gli adolescenti in particolare, che finiscono nella drammatica rete della dipendenza".

Lo ha dichiarato la presidente della IV commissione Filomena Calenda a margine del primo tavolo contro il fenomeno droga istituito alla Regione Molise.

"Ho partecipato - continua - nella giornata di ieri al primo tavolo tecnico per il contrasto alla droga presso la Giunta regionale. Relatori d’eccezione a cui faccio i più vivi complimenti per aver trattato l’argomento “droga” senza filtri e senza edulcoranti. Ringrazio Padre Lino per la sua costante e validissima attività di contrasto alla droga non solo nella comunità terapeutica del molise, “la valle”, ma sull’intero territorio molisano. Un ringraziamento speciale al capo della Procura della Repubblica di Campobasso, Nicola D’Angelo per aver smobilitato le coscienze anche con le campagne di sensibilizzazione e per aver illustrato quanto radicato sia oggi il fenomeno della droga che nasce come forma di business gestita dal racket della criminalità organizzata. Grazie al Dott. Giuseppe Antonio Scioli, direttore Serd Molise per aver edotto tutti noi dell’importanza di avere un dipartimento del serd, in quanto l’utenza è triplicata rispetto agli addetti ai lavori il cui numero resta invariato e dunque sottodimensionato. Grazie alla dott.ssa Giuseppina Cennamo, consigliera di parità regionale che ha evidenziato la necessità di un percorso formativo rivolto alle figure professionali che intervengono nel caso in cui ci siano denunce o arresti in corso. Bene l’obiettivo finale del tavolo che ci vede tutti d’accordo, ovvero smantellare la rete criminale di spaccio, detenzione e uso di stupefacenti, ma sottolineo ancora una volta quanto sia importante non limitarci solo alla diffusione della cultura e dell’educazione alla legalità con campagne di sensibilizzazione, convegni e dibattiti. Individuiamo nelle istituzioni come le scuole di ogni ordine e grado, i soggetti a rischio, incentivando gli incontri di personale specializzato in classe, in sedute pubbliche e incontri privati aperti anche alle famiglie a cui purtroppo bisogna dare gli indicatori di allarme. solo con la sinergia di tutti potremmo ottenere ottimi risultati."

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