Sanità, l'Anaao - Assomed denuncia: "Smantellano le strutture pubbliche per favorire quelle private"

Il sindacato dei medici interviene su quanto avviene in regione e traccia le strade da seguire

redazione
16/01/2012
Attualità
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La rimozione, tanto tardiva quanto opportuna visti i pessimi risultati conseguiti, del sub-commissario Mastrobuono da parte del Governo nazionale testimonia il fallimento politico amministrativo della gestione della sanità molisana. Mentre il vicino Abruzzo esce dal piano di rientro grazie ad un azione incisiva della struttura commissariale ed alla consapevole collaborazione della parte politica, in Molise si continua a navigare a vista senza una visione organica o un progetto che possa assicurare ad un settore strategico e centrale come quello della sanità un futuro e una speranza. L’ Atto aziendale presentato dalla direzione generale è un coacervo di contraddizioni del quale non vale neanche la pena di parlare, stante la sua prossima certa e meritata bocciatura a livello di Tavolo tecnico (del resto in linea con tutte le bocciature avutesi per gli atti precedenti). Continua lo smantellamento della sanità pubblica, in particolare dell’ospedale di Campobasso, che viceversa dovrebbe essere il punto di riferimento regionale. La situazione dei servizi di emergenza e urgenza è drammatica, gli sprechi le inefficienze e i clientelismi continuano indifferenti alle difficoltà economiche. Il sentimento che prevale tra gli operatori è un misto di rabbia, rassegnazione ed impotenza. I medici ospedalieri vedono per sé stessi un destino di semplici “professional” alle dipendenze di soggetti scelti con criteri del tutto discrezionali dai poteri forti (privati, Cattolica, Università) spesso senza alcun riscontro di carattere oggettivo o merito effettivo, né pari esperienza maturata nella trincea rappresentata dalle corsie degli ospedali pubblici. La stessa presenza del Bambin Gesù a Larino non è altro che un “doppione” delle pediatrie operanti in regione ma con gravosi costi che incidono sul già disastrato bilancio della sanità regionale. L’ANAAO ASSOMED lancia un ultimo appello per la salvezza della sanità pubblica molisana, che se resta ancorata ai vecchi schemi ed alle antiche modalità organizzative soccomberà a breve termine agli appetiti delle strutture private e universitaria. Vogliamo che una volta per tutte si faccia sul serio una riforma della sanità, scaricando gli interessi clientelari elettoralistici e campanilistici che hanno solo prodotto il soddisfacimento di interessi individuali e garantito consensi elettorali al costo dell’instaurazione di un insostenibile stato di anarchia. Proponiamo l’istituzione di una AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE, articolata nei presidi esistenti individuati per intensità di cure ed operanti in rete reale e non del tutto fittizia o virtuale come accade oggi e fortemente integrata coi servizi territoriali. Chiediamo l’azzeramento delle Unità Operative Complesse, attualmente assegnate in base a criteri del tutto opinabili, e l’istituzione di Dipartimenti Regionali per ogni specialità. Chiediamo la drastica riduzione delle Unità Operative Complesse Amministrative, a tutt’oggi sovradimensionate del tutto scollegate. Chiediamo che le strutture private operanti in settori specifici si facciano carico integralmente e senza costi aggiuntivi anche dell’urgenza ed emergenza per le attività loro connesse (tipo neurologico e cardiologico), attualmente svolte solo, ma ben remunerate, in elezione, lasciando alla struttura pubblica il gravoso carico dell’emergenza e dell’urgenza. LA SEGRETERIA REGIONALE ANAAO ASSOMED

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