Palazzo San Giorgio, dopo la festa le varie anime dell'opposizione: chi ha autorizzato la security a Di Maio?

Interventi di Antonio Battista, Bibiana Chierchia, Maria Laura Cancellario e Paola Liberanome. Quest'ultima: si prendano le distanze dalla politica nazionale

Viviana Pizzi
25/06/2019
Attualità
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"Ma quel signore con gli occhiali e con il pass al collo da chi è stato autorizzato e a che titolo, con quale autorità". La domanda la ha posta l'ex sindaco di Campobasso Antonio Battista in risposta a un articolo di "Primo Piano Molise dove si denunciavano i metodi poco ortodossi dell'organizzazione della security ai ministri Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta messi in atto dal Movimento Cinque Stelle, che ha incaricato di questo compito il consigliere comunale Nicola Simonetti. 

L'opposizione dentro e fuori Palazzo San Giorgio inizia così: una settimana prima del primo consiglio comunale previsto il primo luglio. Parlando di balconi e di security ai misteri. Ma non finisce qui. Oltre all'ex sindaco è intervenuta, sempre tramite social network anche la ex vicesindaca e ora consigliera comunale di opposizione Bibiana Chierchia. Stavolta il tema è la regolarità dell'acquisto della sede della Sea da parte della precedente amministrazione tanto contestato dal Movimento Cinque Stelle. Per il quale l'attuale sindaco Gravina presentò un esposto ora archiviato dall'Anac. 

"Dall'opposizione di oggi, 25 giugno 2019, a quella di ieri, quinquennio 2014/2019, oggi amministrazione di Campobasso- ha sostenuto Chierchia -  Voi che avete scelto come slogan "amministrare X cambiare" e che nelle prime prove tecniche di primo cambiamento avete già dato spazio a modi vecchi vecchi (e pericolosi assAI assAI) di gestione privatistica di spazi pubblici...voi volete accettare il suggerimento di fermarvi, riflettere, cominciare ad ammettere  i primi passi falsi (cfr."staff" abusivo assAI) e i recenti torti (cfr. l'ANAC vi ha detto che vi siete sbagliati)? opposizione proattiva"

Nella dichiarazione della ex vicesindaca non manca il riferimento allo staff security messo in campo dal Movimento Cinque Stelle in occasione dei Misteri, trasformata dalla festa di tutti alla festa del Movimento Cinque Stelle. 

Ma oltre all'opposizione di Palazzo si affidano ai social anche candidati che non sono riusciti ad essere eletti. Si tratta di Maria Laura Cancellario, candidata non eletta di Forza Italia e Paola Liberanome, candidata sindaca della civica "Io amo Campobasso". 

La gestione degli accessi di giornalisti e non solo (anche di alcuni consiglieri comunali di opposizione a cui è stato vietato di varcare i cancelli di Palazzo San Giorgio) - ha dichiarato sui social Maria Laura Cancellario - è stata affidata ad un neo eletto del Movimento 5 Stelle, Nicola Simonetti, ieri mattina in veste di addetto alla security con tanto di cartellino ‘staff’. Lo stesso cartellino lo indossava la moglie del consigliere che, a differenza di una trentina di giornalisti (di testate regionali e nazionali) costipati dietro una transenna sotto la scalinata del Comune, si aggirava liberamente al piano terra del Palazzo di Città. «È stata utilizzata come fotografa ufficiale del Movimento», la spiegazione fornita dall’ufficio stampa per giustificare la sua presenza.”

Molto più ampia la riflessione della leader di Io amo Campobasso. 

"Per due settimane, prima del ballottaggio, in tanti ci hanno spiegato che i ‘ragazzi’ pentastellati nostrani erano molto diversi, molto distanti, che non avevano nulla a che vedere con il governo nazionale, che invece era più che censurabile - ha sostenuto Liberanome - 
Al Corpus Domini invece non uno, bensì due ministri del governo nazionale hanno fatto la loro comparsa sul balcone di Palazzo San Giorgio, impresa mai riuscita ad alcun Sindaco del capoluogo.  Mentre avveniva questo, a diversi esponenti dell’opposizione veniva impedito l’accesso non già al balcone ma nemmeno al Comune, che dovrebbe essere la casa di tutti i campobassani.  Io non ho intenzione di fare alcuna polemica sulla trasformazione della nostra festa più importante in una festa di partito, anzi sono molto felice del fatto che da oggi Campobasso abbia ripreso a contare nel panorama nazionale, e perciò al nuovo sindaco posso solo consigliare un po’ più di garbo istituzionale e una maggiore inclusività nell’ascolto degli avversari. 
E voglio approfittare, dato che si tratta di persona preparata e di un collega, per fare appello al suo senso di umanità, che poi è il senso di umanità caratteristico di Campobasso. Voi che adesso siete il governo di un capoluogo di regione, e perciò avete davvero voce in capitolo, fate una seria riflessione su quanto sta avvenendo nel Mediterraneo. Fermate la strage! Chiedo a voi di prendere le distanze ufficialmente dalla politica nazionale come chiesi pubblicamente alla candidata D’Alessandro di prendere le distanze dalle politiche razziste portate avanti dalla sua parte politica. Non si possono usare due pesi e due misure, in tutta evidenza
".

 

 

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