Trasporto scolastico, Tullio Farina: ma di quale flat tax si deve parlare

Tullio Farina
11/07/2019
Attualità
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A Roma le allegri comari di Windsor si azzuffano in continuazione su come fare per ridurre le tasse senza però, al meno per il momento, conseguire un risultato utile. In verità, però, “Dum Roma eloquitur Terventu mex pugnatur” E non solo Trivento ma anche tutti gli altri comuni d’Italia. Infatti una deliberazione della Corte dei Conti del Piemonte esattamente la n 46 del 27 maggio 2019 rivoluziona il concetto della obbligatorietà del trasporto scolastico trasformandolo in servizio pubblico per cui il costo di esso dovrebbe ricadere per intero sugli utenti. Precedentemente il trasposto scolastico per le scuole dell’obbligo non rientrava nemmeno tra quelli a domanda individuale per cui la maggior parte delle amministrazioni erogavano gratis la prestazione di esso.

Nel Comune di Trivento dalla fine degli anni 70 fino al 2008, anno del dissento finanziario, il servizio di trasporto scolastico è stato gratuito. Ricordo che nel 1994 l’amministrazione comunale che  istituì un   contributo di compartecipazione  al servizio di 5 mila lire al mese per ogni alunno si vide bocciata,  su un mio esposto, la delibera dal Comitato regionale di controllo perché ritenuta illegittima almeno per le scuole dell’obbligo. Solo con il dissesto finanziario il commissario prefettizio per motivi di casa si vide obbligato ad istituire un contributo di compartecipazione Dopo il dissesto finanziario c’è stata una lunga querelle sulla necessità di conservare o meno il balzello ed io ancora oggi ritengo che sia giusto erogare gratis il servizio per le scuole dell’obbligo ( elementari e medie) per assicurare il diritto allo studio almeno  nella fase dell’obbligatorietà. Al contrario mentre a Roma si recita al ribasso in periferia si preferisce giocare al rialzo.

La sentenza della Corte dei Conti, se presa come riferimento generale, obbligherà tutti i Comuni a  far pagare agli utenti l’intero costo del servizio di trasporto scolastico. Al Comune di Trivento, allo stato odierno, l’intero servizio di trasporto scolastico, compreso le manutenzioni degli scuolabus costa oltre 250.000,00 euro l’anno per cui l’intera sua copertura obbligherebbe il Comune a deliberare una tariffa di compartecipazione diretta di 50 o 60 euro al mese per ogni  alunno Non oso immaginerà quanto spenderanno nell’anno scolastico i nuclei familiari numerosi per il trasporto scolastico.

Occorre quindi che non solo il Comune di Trivento, ma tutti gli altri Comuni d’Italia si attivino a livello di governo regionale e nazionale per far modificare ed esplicitare  meglio in concetto di trasporto scolastico come servizio obbligatorio ed essenziale per il diritto allo studio almeno per le scuole dell’obbligo Non è pensabile che mentre per i servizi a domanda individuale ( come piscine , impianti sportivi, utilizzo locali) e quindi non obbligatori si preveda una copertura minima del 36% , mentre per il servizio di trasporto scolastico la copertura debba essere del 100%. Sarebbe come dare un contributo per chi acquista una pelliccia e far pagare una somme intera per chi deve acquistare un paio di scarpe per poter camminare. Allo stato attuale so che il Comune di Trivento ha bloccato il bando di affidamento dei servizi di trasporto scolastico perché non sa come deliberare sulle nuove tariffe, ma il problema riguarda tutti i Comuni.  Consiglio gli addetti ai lavori di leggera attentamente la delibera della Corte dei Conti della Regione Piemonte perché creerà non pochi problemi. Intanto il governo centrale anziché fare solo proclami sull’abbassamento delle tasse si adoperi a non far aumentare quelle attuali

 

Prof Tullio Farina ex consigliere comunale

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