Gravina dice la sua sulla Provincia: "Inutile impostare discorsi su questa problematica solo per finalità politiche contingenti"

Gravina parla in Consiglio Comunale anche dei progetti dell'amministrazione finanziati con i Cis

11/07/2019
Attualità
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Secondo consiglio comunale per la nuova amministrazione di Campobasso guidata dal sindaco Roberto Gravina. Tra i temi all'ordine del giorno della seduta dell'11 luglio anche la mozione sul presidente della Provincia di Campobasso portata in consiglio dai consiglieri di minoranza Battista, Chierchia, Trivisonno e Salvatore.

Su questo punto il sindaco Gravina ha preso la parola per chiarire la posizione sua e della maggioranza.

"Le province così come oggi sono regolamentate hanno grosse difficoltà operative. La storia politica recente è frutto anche di errori come la sottovalutazione delle finalità degli enti locali e territoriali. Inutile però impostare discorsi su queste problematiche solo per  finalità politiche contingenti, legate magari alla carica di presidente della provincia di Campobasso.

Servono soluzioni alle difficoltà gestionali prima di avere nostalgie per ciò che era perché, piaccia o no, l'evoluzione costituzionale è e sarà sempre in atto.

In parlamento c'è una riforma in merito sulla quale si sta discutendo e in virtù di ciò riteniamo sia il caso di dare il tempo alle istituzioni per compiere i confronti necessari a sciogliere nodi e dubbi prima di prendere una decisione, ben consapevoli della nostra posizione passata e del nostro attuale ruolo di forza di governo a livello locale e nazionale."

La mozione della minoranza di sinistra alla fine della discussione in aula consiliare non è passata, respinta con 20 voti contrari, 4 a favore e 6 astenuti.

 

La seconda parte della seduta del Consiglio Comunale di Campobasso di giovedì 11 luglio, quella che ha preso il via nel primo pomeriggio, si è aperta con l’informazione data all’aula, da parte del sindaco Roberto Gravina, dei progetti presentati e ritenuti finanziabili dal governo nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo.

"Quando abbiamo partecipato alla prima sessione del tavolo a Roma per il Contratto istituzionale di sviluppo Molise, - ha precisato il sindaco Gravina - il presidente Conte ci ha concesso uno slittamento di quindici giorni per permetterci di prendere atto della situazione e dei progetti esistenti come amministrazione e per poter decidere poi come eventualmente implementare le nostre proposte. 

Tre erano i criteri da seguire per presentare progetti credibili e finanziabili, ovvero la strategicità, la cantierabilità e l’addizionalità (in pratica come i progetti presentati potevano unirsi ad altre progettazioni).

Inizialmente, - ha continuato Gravina - ci siamo ritrovati con un progetto presentato dalla precedente amministrazione su un’area della Regione Molise comprendente l'edificazione del Palazzo della Regione, con 5 progetti minori ad esso collegati, su zone adiacenti e di proprietà comunale.

Abbiamo lasciato il progetto caricato sulla piattaforma di raccolta e abbiamo implementato le nostre proposte con due nuove idee progettuali; la prima incentrata su un sistema di mobilità e parcheggi a prevalente uso del centro storico e la seconda per la realizzazione della strada interpoderale di collegamento della frazione di S. Stefano con la F.V. Rivolo.

Entrambe le nostre proposte sono rientrate tra i progetti finanziabili con i Cis e questo, senza voler essere retorici, appare a tutti quantomeno come un buon inizio.

Il progetto che è stato da noi presentato sulla mobilità nel centro storico è del 2007, approvato poi nel 2010, si tratta di un progetto molto complesso e già pagato profumatamente dall’amministrazione comunale negli anni precedenti. – ha specificato Gravina entrando maggiormente nel merito - Ovviamente, per presentarlo con cognizione di causa, andava attualizzato sia come importo che su base demografica e tecnologica ed è ciò che abbiamo fatto prontamente.

Tenendo conto di ciò siamo riusciti a rendere appetibile per i finanziamenti un progetto nuovo che rispetto a quello del 2007 sarà molto meno impattante sul territorio di quanto era previsto, eliminando, in questo senso, anche un tunnel pedonale.

Ci sarà un sistema di ascensori e scalinate che permetteranno collegamenti diretti tra le zone di parcheggio (che nel progetto del 2007 erano molto più estese e prevedevano un parcheggio da 350 posti e uno da 120 posti e che nel nostro progetto ne prevede uno di circa 180 posti) e centro storico, un centro storico che sarà accessibile anche attraverso un sistema di mobilità elettrico su monorotaia che nulla ha a che vedere con la tanto citata funivia, perché anche in questo senso la modernizzazione esplicita del progetto iniziale, avvenuta da parte nostra, prevede l'utilizzo di quegli immobili già acquistati dalle amministrazioni precedenti proprio per creare delle fermate per il sistema di mobilità elettrico su monorotaia, sei quelle previste.

Tutto questo, - ha dichiarato il sindaco in conclusione del proprio intervento -  grazie al costante sviluppo tecnologico, potrà essere migliorato e implementato costantemente nel tempo, a cominciare dal sistema dei parcheggi.

Per quanto riguarda, invece, il progetto per il collegamento tra la frazione di Santo Stefano e Rivolo è già esecutivo ed anche su questo progetto abbiamo lavorato in termini di attualizzazione per riuscire a farlo rientrare tra quelli finanziati.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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