Ordine del giorno a tutela dei misteri del Pd e di sinistra per Campobasso, il consiglio approva all'unanimità

12/07/2019
Attualità
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I consiglieri comunali di Campobasso del Pd e di sinistra democratica hanno presentato un ordine del giorno approvato all'unanimità a tutela dei misteri di Campobasso. 

Il documento, che porta la firma di Bibiana Chierchia, Antonio Battista, Alessandra Salvatore e Giose Trivisonno tiene conto che  su tutti gli organi di stampa locali e nazionali è riportata dal giorno 9 luglio la notizia dell’azione di stampo squadrista e neofascista del Dipartimento femminile Evita Peròn di Forza Nuova, mossa ai danni delle sedi emiliane del Partito Democratico. 

 L’azione è consistita nell’utilizzo, mediante affissione, di immagini raffiguranti il diavolo dei Misteri ed una bambina dallo stesso presa in braccio, utilizzo che, oltre a non essere mai stato autorizzato, né dalla città di Campobasso, né dalla associazione Misteri e Tradizione, né dalle persone ritratte (gli esercenti la responsabilità genitoriale nel caso della minore), ha accostato, stravolgendolo a fini di becera propaganda politica di stampo neo-fascista, appunto, un simbolo della città capoluogo a messaggi diffamatori verso un partito politico  e discriminatori verso una comunità, quella omossessuale, che nulla hanno a che vedere con fatti oggetto di indagini della magistratura e che, ove accertati, saranno meritevoli, nei confronti degli autori, della comune insindacabile condanna oltre che della severità che la legge del nostro Paese prevede; 

Per queste ragioni, tale condotta, diffusa in maniera esponenziale anche sui social network, si presenta come gravemente lesiva dell’immagine della nostra città, della nostra cultura, della nostra tradizione identitaria, simbolicamente rappresentata dai Misteri del Corpus Domini. 

 

"Considerato che l’opinione pubblica tutta della nostra città - si legge nell'ordine del giorno-  e della nostra regione guarda, giustamente, a noi amministratori del capoluogo per conoscere e condividere e supportare azioni legali di difesa e tutele rispetto ad un tale scempio di matrice squadrista, valutata l’opportunità di un’azione congiunta dell’Amministrazione Comunale stessa a tutela dell’immagine o meglio della materialità e dell’immaterialità del patrimonio culturale campobassano e molisano e anche dei singoli nostri concittadini (uno dei quali minore da proteggere oltremodo). Chiedono che l’amministrazione comunale, avvalendosi di ogni più qualificata professionalità interna all’Ente, di ogni qualificato contributo professionale della comunità cittadina, lesa collettivamente e individualmente, metta in campo ogni azione possibile perché Campobasso e le campobassane e i campobassani vedano tutelata, mantenuta integra, restituita la dignità del proprio patrimonio culturale materiale e immateriale.

 

 



 

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