Un progetto di studio basato sulla ricostruzione del profilo di mortalità e morbosità in associazione con rischi ambientali, finalizzato a svolgere un approfondimento sullo stato di salute della popolazione residente nel Comune di Venafro (Isernia) e nei Comuni dell'area della piana di Venafro: Conca Casale, Filignano, Montaquila, Monteroduni, Pozzilli, Sesto Campano e Macchia d'Isernia, da realizzare in collaborazione con l'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa. La convenzione è stata firmata oggi dal direttore generale facente funzione dell'Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem) e il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci. L'accordo, grazie ad un finanziamento all'Asrem di 60 mila euro da parte della Regione. "È un provvedimento importante - ha sottolineato il presidente della Regione, Donato Toma - richiesto da tempo dai residenti nell'area Venafrana e più volte sollecitato''.
"La Piana di Venafro non è la 'Terra dei fuochi', ma presenta criticità dal punto di vista della salute e ambientale che suscitano perplessità e preoccupazioni forti da parte della popolazione". Così il sindaco di Venafro e presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci, nel corso della conferenza stampa per la firma della convenzione per la realizzazione di uno studio epidemiologico ambientale nell'area.
"La novità - ha aggiunto - è che adesso con questo atto le istituzioni cercano di dare una risposta dal punto di vista scientifico. È una giornata di responsabilità istituzionale - ha osservato - in cui Regione, Asrem e Comuni intendono mettere un punto sul tema che ha creato allarme tra i residenti".
Occorreranno circa due anni per i risultati scientifici dello studio, "certamente questo non sarà la panacea e la soluzione di tutti i problemi, ma potrà dare risposte dalle quali poi decidere cosa fare. Nel contempo dovremo continuare a lavorare su questi temi". (Ansa)