Per più di cento anni le lampadine ad incandescenza hanno illuminato le case della popolazione mondiale. Dai primi anni del nuovo millennio però, la produzione e l’importazione di queste lampadine è stata vietata all’interno dell’Unione europea, soprattutto a causa del fatto che il loro utilizzo comportava un grande consumo di energia; ed il loro smaltimento danni all’ambiente.
Tra le alternative alle lampadine incandescenti che si sono più diffuse in questi anni, ci sono le lampadine a LED, che garantiscono una gestione energetica estremamente efficiente.
Differenza tra lampadine a LED e lampadine a incandescenza
Il design delle lampadine a LED e di quelle ad incandescenza è molto simile, come d’altra parte la loro versatilità e la facilità di utilizzo. Ma a questa somiglianza esteriore, non corrisponde quella del meccanismo interno di funzionamento, che differisce molto tra i due tipi di lampadina. La differenza essenziale sta soprattutto nelle tecnologie utilizzate, che nelle nuove lampadine permette un notevole risparmio energetico.
Ed infatti, nelle vecchie lampadine una sostanza chimica (il tungsteno) riscaldandosi andava ad assottigliare il filamento presente nella lampadina. In questo passaggio però, solo una piccola percentuale dell’energia elettrica veniva convertita in luce, mentre la restante parte si disperdeva in calore. Ciò comportava inoltre il fatto che, la lampadina veniva attraversata dall'elettricità, il filamento interno veniva riscaldato ed emetteva radiazioni.
Le lampadine a LED invece, sebbene siano realizzate impiegando i tradizionali bulbi in vetro delle lampadine a incandescenza, sfruttano una diversa tecnologia per emettere luminosità, quella a LED appunto
Le nuove lampadine, in particolare, sfruttando le proprietà di alcuni materiali semiconduttori in grado di emettere luce, hanno una vita molto più lunga e consumi molto più contenuti rispetto alle lampade a incandescenza, soprattutto, perché attraverso il calore non allontanano l’energia (è il semiconduttore a produrre luminosità quando viene attraversato dalla corrente elettrica). D’altra parte, il led contiene polvere di silicio, non contiene gas nocivi alla salute e non ha sostanze tossiche.
Un’altra caratteristica delle lampadine a LED è che, a differenza di quelle ad incandescenza, sono eco – sostenibili e perciò si possono riciclare, risparmiando così anche notevoli danni all’ambiente.
Ma non solo, le lampadine a LED sono utili per altri motivi. Ad esempio hanno una luce che non inquina emettendo raggi U.V. (ultravioletto) o I.R. (radiazione infrarossa), che provocano danni all’occhio umano con l’esposizione nel tempo; ed inoltre, i LED generano calore ma lo trattengono al loro interno, e perciò queste lampadine possono quindi essere installate anche a contatto con legno, plastica, e tutti quei materiali che non tollerano l’eccessivo calore.
Utilizzo delle lampadine LED
Un’altra caratteristica delle lampadine LED è quella di essere dimmerabili, ossia è possibile regolarne la luminosità, creando l’atmosfera che più si desidera, nonché ottimizzando i consumi energetici. Per questo motivo le lampade a LED sono adattabili a diversi ambienti.
Inoltre, ad oggi, le lampadine LED sono disponibili in vari attacchi, forme e colori. Esistono ad esempio le lampadine vintage, che sono caratterizzate da uno stile retrò; esistono lampadine con il filamento a forma di spirale, schiacciato o molto altro ancora; oppure si può variare sul colore del vetro, che può essere trasparente o di colori diversi.
Anche per questi motivi, le lampadine a LED sono ormai molto diffuse non solo nelle abitazioni private, ma anche negli uffici, negli hotel, nei locali, ecc.
Uno degli attacchi più diffusi è ad esempio il tipo E27, anche se si può selezionare la lampadina a LED tra tantissimi tipi di attacchi.
Le lampadine LED E27 hanno la forma e un attacco simile alle lampadine tradizionali, ma presentano i benefici delle tecnologie più moderne, accendendosi istantaneamente e permettendo un grande risparmio energetico.