Afghanistan e Kosovo, le missioni di pace di Roberta e Barbara

redazione
13/03/2012
Attualità
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AGNONE. Si chiamano Roberta Rossini e Barbara Di Pietro. Sono due ragazze, entrambe agnonesi, accomunate da una divisa, quella dei bersaglieri, e da una missione: portare la pace in territori quali l’Afghanistan e il Kosovo. La prima, 22 anni anni, da tre nell’esercito, di stanza a Caserta all’8° Reggimento della brigata Garibaldi, la seconda, 30 anni, in forza ad Orcenico Superiore (Pordenone) all’11° Reggimento dei bersaglieri, al suo sesto mandato all’estero (in precedenza è stata in Libano, Iraq e Afghanistan). Storie di donne che hanno sposato la causa della patria. Storie di ragazze, che ai reality hanno preferito la trincea. Roberta Rossini, caporal maggiore e fuciliere assaltatore in questi giorni ha raggiunto Bala Murghab, (300 chilometri da Herat) nel Nord dell’Afghanistan, dove al pari dei suoi commilitori avrà il compito di garantire la sicurezza sulle principali arterie, molte delle quali in fase di realizzazione. Barbara Di Pietro, caporal maggiore scelto, pilota di mezzi cingolati, tra qualche giorno tornerà al confine del Kosovo per assicurare il mantenimento della pace. Ragazze con gli attributi, vengono definite da chi le conosce da vecchia data, che non hanno nulla da invidiare ai colleghi maschi. Ragazze che sanno quello che vogliono e lo dimostrano quotidianamente. D’altronde essere prescelte per una missione in territori difficili come quelli dell’Afghanistan e del Kosovo non è cosa che capita a tutti. Perché o hai delle eccelse qualità professionali e umane o altrimenti resti un semplice anonimo. Circostanza, quest’ultima, che non riguarda le due ragazze agnonesi, le quali, malgrado la giovanissima età, hanno saputo distinguersi in ambito militare. “Ho deciso di arrualarmi a 19 anni perché ho sempre creduto in valori come la patria – ci spiega Barbara Di Pietro – e, oggi come non mai, resto dell’avviso di aver fatto la scelta giusta”. “Roberta? E’ nata per fare il soldato – ci dice a telefono un’emozionatissima mamma Graziella – qualche settimana fa in un’esercitazione al poligono di Capo Teulada è risultata una delle migliori. Preoccupata della missione? Di più – aggiunge – ma so che Roberta ha un carattere forte e non si arrende di fronte a nessuna difficoltà. Dopodiché, prego e confido ogni giorno nel Signore affinché possa farmela riabbracciare”.

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