Il Comitato Nazionale del Paesaggio lancia un appello per la salvaguardia dei luoghi storici molisani sotto attacco da parte di chi lucra milioni di euro con il business dell'eolico. Pubblichiamo, di seguito, l'intervento del Comitato Nazionale del Paesaggio. "Si all’eolico, ma prima nelle zone industriali e lontano dai luoghi emblematici. Quando sorvolo certi paesi europei non provo certo invidia". Così Sarkozy, che ha a cuore la Francia, il suo paesaggio e il suo primato turistico in Europa. E’ su queste sagge parole che Le rivolgiamo un appello Signor Ministro On. Sandro Bondi, per la più piccola e indifesa Regione d’Italia, sulla quale si è concentrato un attacco insostenibile al paesaggio ed ai suoi siti emblematici. Una Regione, peraltro, che vede nel turismo e nell’agricoltura di pregio il suo futuro. Su 4437 KM quadrati sono state installate già torri eoliche per 238 MW, ne sono state autorizzate per 450 MW e sono depositati progetti per altri 3000 MW. (fonte TERNA: dato sottostimato). Si va verso le 3000 torri. Inevitabile colpire la qualità della vita delle popolazioni per lo pù rurali, e con simile densità colpire i luoghi emblematici: 1 - Saepinum Altilia, la città romana sul tratturo, nella sua intatta conca montana densa di valori archeologici 2 - Pietrabbondante, un unicum con il teatro Sannitico e i suoi templi affacciati sull’infinito del paesaggio molisano 3 - la chiesa romanica di S.Maria della Strada a Matrice 4 - i Tratturi: 430 km di percorsi storici , la più grande ricchezza molisana ancora da scoprire e mettere a reddito Contro la omologazione e dequalificazione del territorio e della sua cifra identitaria archeologica, romano-italica, ora una rete di cittadini colti e sensibili, con l’aiuto degli agricoltori, manifesta il suo rifiuto ieri a Toro, oggi a Pietrabbondante e domani a Matrice, per la sua meravigliosa chiesa romanica, che si vuole circondare di torri rotanti. La regione Molise aveva fatto una legge di regolamentazione accettabile, ma incostituzionale in assenza di linee guida nazionali. Ora senza quella legge siamo al disastro. Gli uffici regionali non respingono nessun progetto. Tutto rimane sulle spalle dei funzionari, dei dirigenti delle Sopintendenze e della Direzione Regionale BBCC di Stato, che tentano di fare fino in fondo il loro dovere, tra denunce e ricorsi delle società eolico che intendono sfondare il fronte della tutela. Cosa chiediamo al Signor Ministro: - un intervento tecnico di assoluta difesa senza compromessi di sorta per i luoghi emblematici; - Un intervento politico per esortare la Regione ad agire con una legge regionale, per così dire provvisoria, in attesa delle linee guida, per salvare i siti emblematici: Infine delle sue dichiarazioni, affinchè non ci si senta più soli, come cittadini che credono nella validità dell’art 9 della Costituzione".