Tolentino- Olympia Agnonese, mano pesante del giudice sportivo: condanna per ingiurie e cori razzisti

Nel mondo del calcio ora si apre una nuova sfida, sanzionare i cori sessisti oltre quello razzisti

Maria Carosella
21/11/2019
Attualità
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Nota oramai è la vicenda sui fatti accaduti durante il  match tra la squadra di calcio agnonese, Olympia Agnone e il Tolentino, presso lo stadio della Vittoria della deliziosa città marchigiana. I giudici sportivi , ieri si sono pronunciati sui fatti accaduti durante la partita e nel post partita e sono stati imparziali e inflessibili emettendo una sentenza pesante, una multa salata di euro 2500, una partita a porte chiuse, l'esclusione dell'allenatore per sei partite consecutive, condanne anche per il presidente della società, penalità per i giocatori.

Insomma tutti responsabili secondo i giudici nessuno escluso,dirigenti, tecnici, giocatori, tifoseria, in quelle che si possono definire forme di vera follia collettiva. Non certo è la prima, ne' sarà l'ultima follia che si compie negli stadi italiani.Difatti anche la squadra agnonese non troppo tempo addietro, ai fatti accaduti a Tolentino, è stata multata per 1500 euro dai giudici sportivi con la motivazione degli sputi che sono arrivati a un guardalinea durante la partita con il Campobasso.

 Nè tantomeno ci si meraviglia delle motivazioni per le quali i giudici hanno emesso un verdetto cosi pesante di seguito uno stralcio: "Euro 2.500,00 e 1 gara a porte chiuse TOLENTINO 1919 SSDARL Per avere propri sostenitori al termine della gara: - rivolto urla costituenti discriminazione per ragione di razza all'indirizzo di un calciatore della squadra avversaria tenendo comportamento aggressivo; - atteso la Terna Arbitrale all'uscita dello spogliatoio, rivolgendo, con fare minaccioso, espressioni offensive agli Ufficiali di gara tanto da costringere le Forze dell'Ordine a scortare i medesimi sino all'ingresso in autostrada".

E i giudici continuano:"SQUALIFICA PER SEI GARE EFFETTIVE Per avere, al termine della gara, dopo essersi avvicinato con fare aggressivo e minaccioso, spintonato l'Arbitro ponendogli le mani sulla spalla sinistra. Al contempo urlava all'indirizzo del medesimo Direttore di gara, espressione ingiuriosa."

Fa male leggere talune parole: Razzismo, comportamenti aggressivi, offese, ingiurie. Ma oltre alle condanne alla dirigenza, ai giocatori, circolano sul web video  della partita dove si vedono e si sentono in maniera chiarissima le ingiurie sessiste rivolte  all'arbitro che in questa occasione era una donna. Però purtroppo bisogna fare delle considerazioni,durante le partite di calcio vengono sanzionati i cori solo in caso di discriminazione razziale, quella in base al sesso non viene considerata, grave retaggio di una vecchia cultura patriarcale.

Del resto la letturatura in proposito è vasta, le ingiurie sessiste alle donne mogli, compagne, mamme, figlie di arbitri, calciatori, dirigenti, guardalinei, giudici di gara, giornaliste, sono ben note , come è ben nota, la delegittimazione continua da parte di un certo calcio maschile, nei confronti del calcio femminile.Il calcio è un gioco coinvolgente, divertente, educativo che favorisce l'integrazione, ma anche a volte sacca di violenza, razzismo e sessismo. La battaglia da condurre è quella di contrastare ogni tipo di violenza, di razzismo e giungere a sanzionare anche i cori sessisti ,non solo quelli di matrice razzista.

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