Parità di genere, Agnone ha le donne e non le mette in Giunta, peggio di Cercemaggiore dove il sindaco ha dovuto scegliere tra le parenti dei consiglieri

Maria Carosella
02/01/2020
Attualità
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Insomma la giunta è fatta ma c'è un un "ma". Ad Agnone il Sindaco Marcovecchio dopo le dimissioni dell'ex vicesindaca Marcovecchio e l'assessora Melloni e' stato obbligato ad azzerare le deleghe e fare un rimpasto. Ma più che rimpasto appare un tritacarne e nel tritacarne sono finite le donne. La legge impone e fortunatamente che nei comuni nella composizione delle giunte, vengano rispettate la quota rosa del 40%. Invece il sindaco pur avendo in maggioranza, nonostante la fuoriuscita di due donne, altre due donne, Gigliozzi e Cellilli , omette di inserire l'obbligo della quota rosa e nomina assessore donna solo la Gigliozzi, e chiama un uomo, Verdile a ricoprire il ruolo di assessore ai lavori pubblici..

Grave scelta politica del Sindaco agnonese, intrisa di sessismo, che penalizza la parità di genere. Casi  analoghi si sono avverati nelle pubbliche amministrazioni,  con sfumature diverse, ma i sindaci che non avevano optato per la parità di genere, sono stati costretti a fare un passo indietro e adeguare le percentuali. Caso ultimo il sindaco di Cercemaggiore, Gino Donnino Mascia  aveva composto una giunta di soli uomini. Per non finire nel tritacarne della giustizia amministrativa ha indetto due bandi per cercare assessore donne.Ma ai bandi nessuna donna ha partecipato. Nel bando tra l'altro il sindaco poneva delle clausole: L'appartenenza politica alla compagine politica di maggioranza e che, ciliegina sulla torta, avessero  assistito al comizio finale del sindaco.http://www.ansa.it/molise/notizie/2019/08/07/cercasi-assessore-donna-non-avversaria_d841cb65-db3b-4cd2-ba21-71b179d85dc5.html La vicenda si è conclusa  con  la nomina della moglie e la figlia dei due assessori uomini destituiti.

A parte l'ilarità che suscitano i paletti che il sindaco aveva posto nel bando, ma ci sarebbe da piangere, in effetti aveva delle difficoltà oggettive, la maggioranza  era composta di soli uomini Invece il sindaco di Agnone ha una seconda donna in maggioranza , la consigliera Cellilli, che contattata telefonicamente nel merito rispondeva : "Scelta condivisa , ne abbiamo parlato preventivamente",. Abbiamo sentito l'ex Vice Sindaca sulla vicenda "Il sindaco dovrà adeguare la composizione della giunta secondo normativa" è stata la sua risposta. L'ex assessora Melloni invece non approfondiva l'argomento. Ma vedremo come in effetti si porranno le donne della maggioranza, comprese le dimesse, semmai ci sarà un ricorso al Tar 

In Italia purtroppo la parità di genere negli incarichi di responsabilità nelle pubbliche amministrazioni , è al di la da venire, ma le minoranze sono sul piede di guerra  per questo ed altre questioni che porteranno al consiglio comunale  del 7 gennaio alle ore 17.

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