Alla fine i progetti per il centro Covid sono stati bocciati entrambi. Sia quello del Commissario Giustini, che vedeva in Larino il centro Covid, che quello della Regione Molise che aveva puntato tutto sul Cardarelli di Campobasso.
Il progetto che sarebbe passato, ma in via ufficiosa è un terzo e rappresenta in generale una sorta di riorganizzazione sanitaria degli ospedali molisani.
Il nuovo progetto, quello che il ministero della Salute ha richiesto alla struttura commissariale, si chiama “Piano regionale reti ospedaliere Covid 19”.
Ed è così organizzato in questo modo:
L’Hub di riferimento sarà l’ospedale Cardarelli di Campobasso con la “costruzione” dei reparti Covid presso l’ex Hospice, con separazione dei reparti rispetto al Cardarelli e percorsi distinti. Ci saranno 9 terapie intensive più riservate solo ai malati Covid presso l’ex Hospice e 21 semintensive divise tra il reparto di Pneumologia e quello di malattie infettive. Il Pronto Soccorso del Cardarelli sarà ristrutturato e prevederà una cosiddetta area grigia, in cui saranno collocati inizialmente i malati Covid.
Gli ospedali San Timoteo di Termoli e Veneziale di Isernia saranno i due Spoke. Al nosocomio della cittadina adriatica andranno 3 terapie intensive in più e, anche in questo caso, sarà potenziato il Pronto Soccorso con l’allestimento di un’area grigia con percorso separati per malati Covid.
Stesso discorso per il Veneziale di Isernia, struttura in cui arriveranno 2 terapie intensive aggiuntive e il potenziamento del Pronto Soccorso con area grigia per i malati Covid.
In questo modo si arriverà alle 14 terapie intensive aggiuntive (9 Campobasso, 3 Termoli e 2 Isernia) richieste dal ministero della Salute.
Il Vietri di Larino resterà ospedale di comunità per la riabilitazione e aggiungerà anche il reparto di riabilitazione per i pazienti post Covid. Coloro che avranno superato la malattia, non resteranno più al Cardarelli, come successo sino ad ora, ma andranno a concludere il percorso riabilitativo presso il Vietri.
L' ospedale di Agnone sarà potenziato con gli accordi di confine con la Regione Abruzzo.
Il nuovo progetto, richiesto dal ministero e redatto dalla struttura commissariale, questa volta porta le firme del commissario Giustini, del sub commissario Ida Grossi e del Dg della Salute Lolita Gallo.