AGNONE - L'assessore regionale Marinelli non ci sta ad essere additato come colui che si è disinteressato della vertenza 'Caracciolo'. Dopo le accuse di Delli Quadri, di Majella Madre, giunge, a stretto giro, la replica dell'assessore, che pubblichiamo di seguito integralmente. "Già il titolo 'Marinelli, il desaparecido' preannuncia i toni ironici e a tratti provocatori di cui è intriso questo articolo che, se da un lato mi delude, dall’altro mi dà l’occasione di chiarire alcune questioni che i cittadini hanno il diritto di sapere. Innanzitutto, e mi riferisco anche a certi anonimi scritti pubblicati su alcuni giornali telematici, credo sia davvero poco opportuno fare sarcasmo su vicende tanto delicate come la riorganizzazione sanitaria o la crisi economica che sta colpendo la nostra, come le atre regioni italiane. Ritengo sarebbe più rispettoso ed appropriato - essendo in ballo il benessere e la salute dei cittadini – fare “opinione” senza dileggio e battutine che tentano solo di screditarmi verso l’opinione pubblica. A Delli Quadri chiedo scusa, giacché si ritiene offeso, per averlo fatto sentire “poco serio”. Non era assolutamente mia intenzione dire – ed infatti non l’ho detto, né tanto meno lo penso – che lui fosse persona poco seria e poco preparata. Del resto, affermare di essere qualcosa, non implica che altri non lo siano. Mi permetto altresì di fargli notare – ma lui già lo sa – che decontestualizzare un’affermazione significa travisarne il senso. E, se questo viene fatto per “convincere” i lettori della propria serietà, si rischia di ottenere l’effetto contrario. Per onestà intellettuale, quanto per correttezza d’informazione, il signor Delli Quadri avrebbe dovuto dire da cosa sia scaturita la mia affermazione – che qui ribadisco – “Io sono una persona seria”: l’8 Aprile scorso, giorno della manifestazione tenutasi a Campobasso in difesa del Caracciolo, mi chiamò per avvisarmi che da Agnone stavano partendo alcuni esponenti del Pd con le bandiere del partito. Mi chiese dunque di allertare i giovani del Pdl affinché intervenissero anche loro con le proprie bandiere. Così stanno le cose, e non come Delli Quadri ha propinato agli organi di stampa, ossia che mi avesse chiesto di partecipare alla manifestazione per far in modo che non avesse colore politico. L’esatto contrario! Tra l’altro, nel corso della telefonata, il signor Delli Quadri ha tenuto a precisare il suo ruolo di collaboratore con il Ministro Scajola. Citando gli organi di informazione, non posso fare a meno di pensare a quel titolo in prima pagina su un quotidiano locale che qualche giorno fa sentenziava: “Agnone chiede la testa di Marinelli”. Credevo di trovare all’interno una petizione popolare o le dichiarazioni di centinaia di agnonesi che invocassero le mie dimissioni. Ed invece c’era ancora lo stesso scritto di Delli Quadri. Allora chiedo al redattore di quel titolo se sia possibile che un cittadino rappresenti la volontà di migliaia di elettori e se lo stesso possa definirsi professionalmente corretto. Ma veniamo alle questioni più importanti. Per quanto riguarda l’ospedale Caracciolo, sono sceso in piazza al fianco dei miei concittadini nella manifestazione di Agnone del 21 Marzo; in quella di Campobasso dell’ 8 Aprile, invece, ho partecipato in Giunta Regionale - insieme al Presidente Iorio e all’Assessore alla Sanità Passarelli – alla riunione con una folta delegazione di sindaci dell’Alto Molise, il Vescovo di Trivento e i rappresentati del comitato “Il cittadino c’è”. Se poi per “desaparecidos” si intende che non ricorro ad espedienti di sorta per “apparire” in tv e sui giornali (cosa che sarebbe per me agevolata dal mio ruolo politico) allora concordo con Delli Quadri. In questo lui, e lo ha dimostrato, è sicuramente più bravo di me. Quando poi – come egli ironizza – sono “riapparso” in tv per le dichiarazioni di Tremonti, l’ho fatto solo per rispondere alla spontanea intervista di un’emittente locale. Non voglio negare le responsabilità di una gestione imperfetta della spesa pubblica; ma ho sentito il dovere di intervenire a seguito di affermazioni che, espresse con linguaggio così poco consono ad un Ministro e soprattutto così poco rispettoso verso le istituzioni, servono solo ad alimentare sconforto nei cittadini. E veniamo infine all’ultima “visione” - come Delli Quadri stesso la definisce - quella che presagisce il mio abbandono del Pdl per passare all’Udc. Ad onor del vero, sono stato avvicinato da qualche autorevole rappresentante del partito centrista, ma si è trattato di una semplice occasione di confronto sull’attuale situazione politica. Sono in ogni modo valutazioni caratterizzate da totale trasparenza e di cui ho informato lo stesso Presidente Iorio. Non comprendo, comunque, a che titolo il Delli Quadri mostri tanto interesse verso il mio futuro politico. Non mi dilungo oltre, sperando che i suoi interventi non scaturiscano dalla volontà di attirare l’attenzione su se stesso e cercare proseliti per la sua associazione “Majella Madre”, alla quale auguro lunga vita. Al riguardo – come ho avuto già modo di dire all’amico Sergio Sammartino - non escludo che l’eventuale revisione dei confini regionali possa essere una seria e necessaria prospettiva futura per il nostro territorio".