Raccolta differenziata: Molise, che disastro

redazione
05/07/2012
Attualità
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RIFIUTI: ISPRA, NEL 2010 32,5 MLN TONNELLATE; 536 KG PER ABITANTE  =
(AGI) - Roma, 5 lug. - La produzione di rifiuti urbani in
Italia si e' attestata, nel 2010, a 32,5 milioni di tonnellate
(+1,15% rispetto al 2009), mentre la produzione pro capite (536
kg per abitante) ha mostra un aumento rispetto al 2009 di circa
4 kg per abitante per anno. I dati relativi ai rifiuti,
prodotti e smaltiti nel nostro Paese, sono quelli dell'Annuario
dei dati ambientali presentato questa mattina dall'Istituto
superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra). (AGI)
Rm9/Gav  (Segue)
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RIFIUTI: ISPRA, NEL 2010 32,5 MLN TONNELLATE; 536 KG PER ABITANTE (2) =
(AGI) - Roma, 5 lug. - Analizzando la distribuzione geografica,
il Centro fa ancora registrare i maggiori valori di produzione
pro capite, con circa 613 kg per abitante per anno. Il Nord e
il Sud, con 533 e 495 kg per abitante per anno mostrano valori
analoghi a quelli del 2005. Le maggiori percentuali di raccolta
differenziata si rilevano in Veneto e Trentino Alto Adige,
regioni nelle quali i tassi sono superiori al 57%,
rispettivamente 58,7% e 57,9%, e in Piemonte e Friuli Venezia
Giulia, dove i tassi sono vicini al 50%, rispettivamente 50,7%
e 49,3%. Le regioni con i tassi piu' bassi sono la Sicilia
(9,4%), Calabria (12,4%), il Molise (12,8%) e la Basilicata
(13,3%).
    Rispetto al 2009, nel 2010 si e' registrato un aumento
delle famiglie che dichiarano di raccogliere abitualmente le
varie tipologie di rifiuti in modo differenziato, utilizzando
gli appositi contenitori, a conferma della tendenza gia' in
atto dal 2001. Tra i diversi tipi di rifiuti considerati, si
legge nell'Annuario Ispra, nel 2010 le famiglie hanno
differenziato di piu' il vetro (73,9%); seguito da carta
(72,7%), plastica (68,4%), rifiuti organici (65,3%), lattine di
alluminio (61,6%), farmaci (55,4%) e batterie usate (51,7%).
(AGI)
Rm9/Gav  (Segue)
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RIFIUTI: ISPRA, NEL 2010 32,5 MLN TONNELLATE; 536 KG PER ABITANTE (3) =
(AGI) - Roma, 5 lug. - L'abitudine di differenziare i rifiuti
mostra delle differenze territoriali evidenti e specifiche per
le diverse tipologie di rifiuto. La raccolta differenziata di
carta e vetro, infatti, raggiunge valori di diffusione
superiori all'88% al Nord, intorno al 64% al Centro, intorno al
60% al Sud e solo al 48% nelle Isole. Le batterie usate sono le
meno differenziate dalle famiglie italiane in modo omogeneo su
tutto il territorio nazionale: questa raccolta viene effettuata
assiduamente dal 72,2% delle famiglie del Nord-Est e soltanto
dal 28,4% delle famiglie delle Isole.
    Sul fronte dei trasporti di materie radioattive effettuati
sul territorio nazionale, questi riguardano sorgenti utilizzate
nel campo industriale (6%), nel settore dei rifiuti (11,6%) e
in quello della medicina nucleare e delle ricerca (82%). In
termini di volumi, il Lazio (28,6) e' la regione con la maggior
presenza sul territorio di rifiuti radioattivi, seguita dal
Piemonte (18%), Emilia-Romagna (14,6%), Campania (11%) e
Lombardia (10,7%). In assenza di incidenti nucleari rilevanti,
sottolineano gli esperti dell'Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale, il radon rappresenta la
principale fonte di esposizione alla radioattivita'. La media
della concentrazione a livello nazionale e' pari a 70 Bq/m3,
superiore alla media mondiale (stimata in circa 40 Bq/m3) e
alla media europea pari a (59 Bq/m3). (AGI)
Rm9/Gav  (Segue)
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AGI0213 3 CRO 0 R01 /

RIFIUTI: ISPRA, NEL 2010 32,5 MLN TONNELLATE; 536 KG PER ABITANTE (4) =
(AGI) - Roma, 5 lug. - Passando infine ad analizzare il
territorio, dal documento annuale dell'Ispra emerge che sono 57
i siti di interesse nazionale contaminati, pari a piu' del 3%
del territorio italiano, mentre a livello regionale sono oltre
15mila i siti potenzialmente contaminati e oltre a quattromila
quelli contaminati. Lo stato di avanzamento degli interventi di
bonifica e' piuttosto disomogeneo a livello nazionale con un
quadro nazionale "a due velocita'": se al Nord gli interventi
avviati e/o completati sono numerosi, al Sud le percentuali di
siti bonificati sono ancora esigue. Il trend e' comunque
positivo rispetto agli anni passati.
    I principali inquinanti riscontrati all'interno dei suoli
sono i metalli pesanti (39%), seguiti dagli idrocarburi CHC,
IPA, BTEX (35%.). Al contrario, le acque sotterranee e
superficiali sono inquinate principalmente da idrocarburi
(48%), seguiti dai  metalli pesanti (30%). (AGI)
Rm9/Gav
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