Un pò ovunque in Italia si commettono abusi di ogni genere, a volte abusi che contengono quel tanto di creatività e fantasia da farci rimanere esterefatti.. C' è chi, non agnonese, bensì turista, ha notato che davanti molte abitazioni private e negozi vengono occupati abusivamente, con oggeti a vario titolo, dalle sedie alle cassette della frutta, un numero di parcheggi, tali che se il fenomeno diventasse ancora più dilagante, sarebbero veramente in pochi a trovare i parcheggi liberi. Il nostro lettore forestiero scrive:
"Ed ora spuntano anche le «strisce tarocche». Una sorta di divieto di sosta «fai da te». Già, un nuovo sistema di segnaletica orizzontale pensato e realizzato da qualcuno per evitare che gli venga posteggiata l’automobile davanti a casa. Del resto non ci vuole un ingegnere stradale per tracciare un paio di righe a lisca di pesce, tale da scoraggiare l’automobilista in cerca di un posto auto.In alcune zone di Agnone i residenti hanno il vezzo di occupare ll suolo pubblico con sedie, tavole, bidoni,e quant'altro al fine di preservarsi il posto macchina sotto casa. Poi ci sono quelli che si fanno disegnare le strisce pedonali sull'ingresso di casa. Altri sono quelli che dopo aver ottenuto dal comune il permesso di dominio del suolo pubblico, occupano e transennano entrambe le carreggiate di ben 15 metri, ma non essendo soddisfatti del concesso, fanno incetta dei parcheggi rimasti disponibili occupandoli con tutta la loro disponibilità del parco macchine e moto. Tutto trova giustificazione con il dire io pago! Ma, in che paese siamo! si danno agevolazioni con facilità estreme, senza curarsi del benché minimo rispetto per il resto della comunità. Ma, lo sapete o no quanto paga un cittadino Agnonese non residente ma, possessore di alloggio. Ebbene, andiamo alla voce "IMU" provate a fare un po' di conti, tanto per capire da dove provengono le maggiori entrate nelle casse dei comuni. Detto questo credo sia il caso che gli enti e le persone che occupano ruoli di controllo all'interno di esso si attivino, in modo da rendere pari diritti di vivibilità a tutti."