Agnone:Le minoranze al primo consiglio comunale si astengono sulla convalida del sindaco Saia eletto con il 63% del voto popolare

Maria Carosella
13/10/2020
Attualità
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Al primo consiglio comunale di Agnone è accaduto che le minoranze non hanno votato la convalida del Sindaco Daniele Saia, dei consiglieri e per alcuni di loro hanno espresso il voto contrario.

Scarano capogruppo della minoranza di Agnone Identità e futuro, nei suoi interventi ha ampiamente motivato politicamente la sua astensione alla convalida di  alcuni consiglieri e il voto contrario per due consigliere che a suo avviso la loro carica confligge con altri interessi, o quantomeno la ritiene una scelta politica poco opportuna. Altrettanto ha fatto Iannelli del gruppo politico Esserci che non si è espresso ma si è astenuto anch'egli sulla convalida di Daniele Saia e sui consiglieri. Ciò che appare insolito, perlomeno nel panorama politico agnonese  e' l'astensione delle due minoranze alla convalida del sindaco.  Astensione tra l'altro non supportata da alcuna dichiarazione. Questa astensione, non motivata non riscontra dei precedenti dagli atti del comune, si registra che da quando è in vigore la legge 25 marzo 1993 n. 81 che viene comunemente identificata come la norma che introdusse l'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini, non era mai accaduto.

L'accaduto puo' sembrare una forzatura alla volontà popolare, perchè il sindaco di Agnone ha ottenuto un quasi plebiscito da parte del voto popolare il 20-21 settembre 2020, e' stato eletto dal 62.3% degli elettori e fra l'altro con una alta percentuale di affluenza al voto, mai nella storia politica di Agnone si era registrato, in maniera cosi netta e chiara, la volontà popolare che non lascia spazio ad altre considerazioni. Certo le minoranze hanno il diritto di convalidare o meno, ma  l'astensione alla convalida a un sindaco che ha ottenuto un così ampio consenso, forse era necessario motivarla altrimenti potrebbe  essere interpretata come risentimento ad una chiara sconfitta delle minoranze e per usare una metafora sembra una partita a pallone di bambini dove il possessore del pallone se perde se ne va portandosi via il pallone, cioè un dispetto.

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