In un post sui social, il consigliere regionale Andrea Di Lucente risponde alle domande che molti molisani rivolgono alla giunta Toma sulla mancanza n Molise di un ospedale Covid nonostante sul territorio esistono ospedali e strutture sanitarie semiabbandonate come quelle di Larino, Venafro, Agnone che potrebbero essere utilizzate in tal senso
Ecco la verità di Di Lucente:
"Visto che in queste ultime ore sto leggendo alcuni post Larino,Venafro,Agnone, Ospedali da campo etc etc ,che non fanno altro che alimentare rabbia, rancore,confusione, cerco di rispondere perché sono sempre convinto del fatto che prima di scrivere bisogna essere informati e bisogna sapere di cosa stiamo parlando. io come sempre sono abituato a metterci la faccia.
Per fare Larino Covid sarebbero serviti:
1) lavori alla struttura perché non è vero che è bella e pronta. Lavori alla struttura = tanto tempo da perdere e milioni di euro (circa 40) da spendere;
2) non servono solo respiratori e posti letto per fare un ospedale Covid. Magari! Servono pure un pronto soccorso, un reparto di radiologia non tradizionale (cioè dove non ti fai solo i raggi), un laboratorio di analisi di secondo livello, altre specialità mediche. Perché se hai il Covid e, magari, pure una gamba rotta serve anche l’ortopedico. Oppure se hai il Covid e pure un problema a un rene o urologico servono nefrologi e urologi. Insomma, serve un altro ospedale completo. E questi reparti ci sono solo nell’unico Dea di primo livello, che è a Campobasso;
3) dove lo prendiamo il personale per riempirlo questo ospedale extra se già non c’è per quelli che abbiamo? I bandi per reperire personale vanno deserti : il Molise non è allettante e in Italia medici non ce ne sono.
Poi riflettete su questa cosa, se era così semplice e scontato fare un ospedale covid a Larino , con un governo nazionale pd-5 stelle e un governo regionale cdx non pensate che politicamente visto che i commissari sono di nomina governativa li spingevano a fare quella scelta?
Perché non è possibile farlo ad Agnone o a venafro?
Perché nemmeno lì ci sono terapie intensive e i reparti di radiologia non tradizionale (cioè dove non ti fai solo i raggi), il laboratorio di analisi di secondo livello, altre specialità mediche.
Il sistema dei tamponi è stato potenziato per evitare problemi ai cittadini. tamponi fatti ieri da nostri concittadini oggi hanno avuto il risultato.
Sui dati, le illazioni sul fatto che sono “taroccati”, oltre che essere bugie, sono anche un reato ben preciso. Sono dati certificati che vanno anche al ministero e che possono essere controllati da un organo terzo. Come potrebbero mai essere falsi?
Gli ospedali da campo sono una misura precauzionale. Chi programma si prefigura lo scenario peggiore possibile. E di fronte a questo deve essere preparato: ecco perché è stata avanzata la richiesta, così come hanno fatto altre regioni. Prima di arrivare all’ospedale da campo verranno perseguite tutte le possibili strade, come l’ampliamento del reparto di malattie infettive già in corso.
In tutto questo vorrei anche ricordare che adesso vediamo sotto gli occhi di tutti il frutto delle politiche scellerate degli ultimi 15 anni. Fino al giorno prima dell’esplosione della pandemia i problemi erano gli stessi (poco personale, una sanità da rivedere), ma tutti facevano finta di nulla. Adesso, invece, ci siamo ricordati che la sanità serve e che ci tocca da vicino.
Comunque la mia politica è quella di stare sempre vicino alla gente e dalla parte della gente e penso che proprio in questi giorni chiunque ha avuto bisogno anche solo di un conforto da me ha trovato sempre telefono acceso e porta aperta."