Giornata della Terra,1986 Mimmo La Gamba scrive : Ecologia o politica delle contraddizioni?

Maria Carosella
22/04/2021
Attualità
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Oggi 22 Aprile si celebra in tutto il mondo la giornata della terra. Tutto il pianeta si mobilita per arrestare il degrado e sulla necessità di cambiare registro nello sfruttamento delle risorse naturali e nell'inquinamento, altrimenti le minacce della stessa Natura potrebbero portare disastri, in primis ai paesi particolarmente esposti alle conseguenze del riscaldamento globale..

In questa particolare giornata però  ci è apparso oltremodo interessante un articolo di Mimmo La Gamba, agnonese, appassionato ecologista e grande conoscitore del territorio altomolisano, L'articolo è stato scritto nel 1986, circa 35 anni fa, e l'autore fin da allora  lanciava un grido d'allarme e denunciava i danni arrecati al territorio, danni da ascrivere alla mano dell'uomo ed ad una classe politica assente, priva di una visione lungimirante che guardava al benessere collettivo, bensì  concentrata su interessi economici di parte e di potere. .Oggi sotto i nostri occhi lo scempio operato su un territorio in pieno  dissesto idrogeologico, la perdita incontrastata della  biodiversità, dovuta al degrado e la trasformazione degli habitat naturali degli animali in terreni per la produzione agricola. Ovviamente neanche la flora se la passa bene: il rischio di estinzione delle piante è attualmente paragonabile a quello dei mammiferi e superiore a quello degli uccelli.

Di seguito l'articolo di Mimmo La Gamba che Altomolise.net ringrazia per la gentile concessione:

Ecologia o politica del contraddittorio? 

 La politica del contraddittorio è stata e, purtroppo,continua ad essere la piaga aperta che ostacola la crescita  economica e culturale del nostro ALTO MOLISE. Mai però si è potuta notare, almeno agli occhi di quelle persone che non sono abituate ad accodarsi al caprone che bela più forte,una situazione così persistente nella caoticità, di quella che è venuta a crearsi negli ultimi tempi, a discapito del nostro bistrattato ambiente.

Tutti avranno notato come il vessillo del "PARCO REGIONALE" sventoli alto a dare fulgore alle menti dei nostri amati amministratori, ma nessuno, tranne qualche "Battista” urlante nel deserto, ha denunziato, neanche a bassa voce, il contraddittorio. Si signori, perché di grandi contraddizioni si tratta: E' contraddittorio infatti palesare interesse per la salvaguardia dell'integrità del nostro patrimonio ambientale e poi devastarlo solo perchè dalle casse della nostra Regione fluiscono finanziamenti  “a senso unico", che fanno piovere contributi sulle teste di pochi eletti che, spalleggiati da assessorati consensienti, continueranno a costruire strade la cui utilità è molto discutibile ma che, di certo, squarceranno, come tagli di lama, l'integrità del paesaggio (leggi: Fondovalle Verrino).

Continueranno ad arginare,con opere faraoniche, torrenti sempre più secchi, rasando le sponde da quella naturale vegetazione che ne garantisce la stabilità .

Continueranno a prelevare roccia creando enormi crateri, aperti  come ferite abbandonate a cicatrizzare squallidamente sotto gli occhi di tutti.

Continueranno a proporre a locali ed esterni il turismo del sacchetto di plastica "educatamente" deposto ai margini del bosco, alla mercèdi animali selvatici e non.

  Continueranno insomma a far sì che la parola "ambiente" venga pronunciata solo per riempirsi la bocca con un termine oggi di moda e,  per rimanere nello stile di uno ‘spot’ pubblicitario, si stanzieranno centinaia di milioni per " l'abbellimento dei nostri boschi" (parole di un amministratore locale). 

Veramente, da osservatore attento della bella natura che ci circonda non ho mai avuto dubbi sulle capacità creative del nostro Padre  Eterno, ma oggi vengo ad apprendere che c'è chi può addirittura modificare in meglio il Creato. 

Piego umilmente la testa davanti a tanta “onnipotenza"ma non posso fare a meno di pensare che, mentre l'umanità intera  si rimbocca le maniche per togliere il trucco presente dal viso della natura per riportarla alla bellezza genuina e primordiale, nell'Alto Molise, tanto per rimanere nella contraddizione, ci si prodiga ad imbrattarla con ombretti equivoci e volgari rossetti.

 

1986 - Mimmo La Gamba

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