La nascita dei comitati risale a fine anni Sessanta, anche se l’esplosione vera e propria avviene nel decennio successivo. La città per antonomasia che ha avuto grandi comitati di quartieri in Italia è stata Roma.
I primi anni i comitati a Roma portavano le rivendicazioni dei cittadini dei quartieri “nuovi”, cresciuti senza servizi, nelle istituzioni, quando ancora le circoscrizioni non esistevano. Erano strumenti di crescita civica, politica e culturale. E sono stati anche strumenti di crescita del consenso per la sinistra, che delle rivendicazioni della periferia ha fatto per anni un progetto politico. La maggior parte dei cdq si definisce apolitica e apartitica, ma negli anni non sempre è stato cosi. Oggi, ad Agnone in piena isola pedonale, l'amministrazione ha organizzato una assemblea pubblica per rilanciare un vecchio progetto della giunta Carosella, risalente a circa 10 anni fa, sull'istituzione dei CDQ.
Si parte , se il progetto andrà finalmente in porto, con un ritardo di circa 40 anni rispetto ad altre realtà. All'assemblea pubblica era presente il sindaco Daniele SAIA, la relazione dell'assessora al Bilancio Amalia GENNARELLI, l'intervento della consigliera Michela CERBASO e dell'Assessora alle politiche sociali sociali Enrica SCIULLO. Il pubblico presente non eccessivo ma attento. Hanno esposto il progetto, rifacendosi ai principi di partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica in termini di proposta, di segnalazione, informazione e di idee e progetti di miglioramento per i quartieri di appartenenza, nonchè:
- la promozione di iniziative di solidarietà e di volontariato sociale in collegamento con le associazioni operanti sul territorio comunale;
- la promozione di iniziative e di manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali;
- L’assicurazione dell’effettiva parità tra uomo e donna e pari presenza nelle istituzioni e nelle assemblee elettive.
- la collaborazione con il sistema di protezione civile.
Il progetto prevede tre comitati di quartiere ad Agnone città e cinque nell'agro. L'assemblea si è chiusa con la promessa di un aggiornamento per passare alla fase operativa , individuare le candidature e costituire gli organismi, cioe l’Assemblea Generale, il Direttivo,il Presidente.