AGNONE - Il Comune di Agnone snobba il progetto Almosava.
Invitato ufficialmente a prendere parte ad un incontro convocato dalla Comunità Montana dell'Alto Sangro e dell'Altopiano delle 5 Miglia, il Municipio agnonese non ha neanche risposto alla lettera di convocazione. A denunciarlo è Enzo Delli Quadri, presidente del CAST ALMOSAVA.
In una nota girata alla nostra redazione si legge: "Il presidente della Comunità Montana dell'Alto Sangro e dell'Altopiano delle 5 Miglia, Enzo Patitucci, su delega formale protocollata dei tredici Sindaci della Comunità, tra cui, ricordiamo, Castel di Sangro, Pescocostanzo, Pescasseroli, Rivisondoli,Alfedena, aveva organizzato, per lunedi scorso 17 settembre, una riunione con lo scopo di mettere a punto le ultime disposizioni prima di recarsi dal notaio per la costituzione dell'Associazione Libera del territorio Almosaviano (Alta Almosava) che, come noto, composta da soli sindaci, dove il Cast Almosava è composto solo da cittadini, deve difendere, presso tavoli europei, nazionali e regionali, gli interessi dei paesi montani di confine tra Abruzzo e Molise. A questa riunione erano stati invitati solo nove comuni tra i più rappresentativi del territorio, tra cui ovviamente Agnone, anche in considerazione del fatto che gli assessori Zarlenga e Cacciavillani avevano partecipato a tutte le riunioni propedeutiche alla suddetta riunione. Ebbene, il Comune di Agnone, ha cestinato l'invito, non partecipando alla riunione, non rispondendo con una lettera all'invito e non facendo uno straccio di telefonata. A parte le legittime argomentazioni sul merito della necessità di associarsi o meno, il Comune di Agnone, la grande Atene del Sannio, dopo aver perso il 65 per cento della sua popolazione, aver assistito alla svalutazione quasi totale del suo patrimonio immobiliare e fondiario e dopo aver perso tutte le battaglie su istituzioni e sanità, ha smarrito anche la strada del rispetto, del senso civico e dell'educazione, tradendo la civiltà propria della sua popolazione che assiste basita ad uno spettacolo desolante, risvegliato solo da un altro spettacolo, ancor più desolante, come quello proposto dalle elezioni prossime regionali che decideranno solo chi potrà godere dei benefici della casta dei consiglieri, visto e considerato che il bilancio regionale non consente alcuna politica degna di questo nome".