SCHIAVI DI ABRUZZO - I solenni primi vespri presieduti dal vescovo di Trivento, monsignor Scotti, hanno aperto i festeggiamenti in onore di San Maurizio martire a Schiavi di Abruzzo. A rendere ancor più toccanti i momenti liturigici della vigilia la partecipazione degli Alpini in congedo di Schiavi e Castiglione Messe Marino, guidati dal capogruppo Alfonso Iavicoli, e i commilitoni dei paesi limitrofi, che si sono stretti attorno al loro santo protettore.
Dopo la celebrazione dei vespri, impreziositi dalle melodie del coro degli Alpini di San Salvo, le penne nere, con le fiaccole accese, hanno portato e scortato in processione, lungo le vie del paese, le reliquie del santo martire. San Maurizio era un soldato, proprio come gli Alpini, e ha versato il sangue nel martirio per testimoniare la fede in Dio, proprio come molte penne nere durante le guerre sono cadute per difendere la patria e le famiglie. Ai piedi del monumento all'Apino, inaugurato la scorsa estate, è stata proclamata la preghiera del corpo. E il vescovo, con le reliquie del santo martire, ha impartito la solenne benedizione ai presenti e a tutte le frazioni di Schiavi.
Particolarmente incisive le parole di monsignor Scotti durante la breve omelia nel corso della celebrazione dei solenni primi vespri.
"Sull'esempio di San Maurizio martire dobbiamo essere cristiani senza alcun però, senza compromessi. - ha raccomandato, con fermezza, il vescovo di Trivento - La fede cristiana comporta coerenza. Non è possibile adeguare la religione o la Chiesa alla cultura del momento, come molti vorrebbero. Non è possibile, per noi cristiani, accettare il relativismo in base al quale si è andato cancellando il confine tra il bene e il male. Non possiamo essere cristiani solo quando ci fa comodo. Dobbiamo scuoterci, non permettere alla nostra fede di addormentarsi".
Un messaggio chiaro, quello di monsignor Scotti, che non lascia spazio ad interpretazioni di sorta. Per essere cristiani bisogna comportarsi come tali, cioè vivere e testimoniare la propria fede.
E domani, a Schiavi, i festeggiamenti in onore del santo patrono entrano nel vivo, con la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11, cui seguirà la processione con la statuta del martire.