Agnone, Rubinetti a secco la notte, inefficienze e disservizi nella gestione dell'acqua.Che fine ha fatto il servizio idrico integrato in Molise?

Maria Carosella
08/11/2021
Attualità
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La mattina intorno alle ore 7.00, ci si accinge a preparare il mitico e irrinunciabile caffè italiano e si pone il contenitore  dell'acqua  della moka per riempirla sotto al rubinetto. All'apertura del rubinetto si viene assaliti da uno tsunami perchè fuoriesce  poca acqua ma tanta aria che  fa saltare dalle mani il contenitore dell'acqua della macchinetta del caffe' e investe lo sprovveduto che non si aspetta una  doccia gelata dal rubinetto del lavello della cucina

 Oramai sono giorni che cio' accade nelle case degli Agnonesi. E' chiaro che il fenomeno viene determinato dalla presenza dell'aria nelle tubature perchè e' evidente che durante la notte la erogazione dell'acqua corrente viene interrotta. Siamo nel mese di novembre sono oramai 7 giorni che piove tutti i giorni, le sorgenti e i fiumi non si trovano in una situazione di "secca", allora perchè manca l'acqua?

Nel mese di agosto le giustificazioni  del comune che gestisce il servizio idrico, erano puntate tutte sul clima eccesivamente caldo e la quasi nullità delle precipitazioni atmosferiche. Diventa difficile oramai sostenere tale giustificazioni nel mese di novembre viste le attuali condizioni climatiche. L'acquedotto molisano è vetusto ed è chiaro a tutti  che alcune amministrazioni sono state in grado di contenere in qualche modo le perdite legate ad un acquedotto colabrodo, e altre amministrazioni con evidenza non riescono a porre un freno allo spreco dell'acqua legato alle perdite

Ma quello che risulta estremamente incomprensibile è il ritardo della regione Molise nell'applicazione delle leggi nazionali  e regionali in materia di servizio idrico. In tutte le regioni italiane, la gestione che  in Molise risulta ancora essere affidata ai comuni con evidenti deficit funzionali, è gestita dal  servizio idrico integrato, servizio regolato normativamente in tutto il mondo e legato alla gestione amministrativa dell'acqua. La regione Abruzzo ad esempio  nel 1997 ha avviato il processo di attuazione della legge 36/94 (legge Galli) disciplinando le modalità per l’organizzazione del “servizio idrico integrato”, che costituisce di fatto l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ed usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue e furono individuati 6 Ambiti Territoriali Ottimali.

 Ma i molisani ancora aspettano che vengano applicate le leggi, La normativa sull’Egam (Ente di governo per l’ambito del Molise) è stata promulgata nel 2017,  ma a distanza di ben cinque anni,  i comuni continuano in piena autonomia a gestire il servizio dell'acqua in maniera personalizzata,  Il Mite (Ministero della Transizione Ecologica) con una nota nel mese di maggio 2021 ha allertato però tutti i governi regionali, dettando le tempistiche da rispettare per l’utilizzo immediato del 70% delle somme destinate ai progetti relativi alla rete fognaria e depurativa ma l’Egam dovrà definire l’affidamento del servizio idrico integrato entro il prossimo mese di giugno altrimenti non saranno trasferite le risorse economiche.

 In Molise tutto diventa fumoso, tempi  per l'applicazione delle leggi che si dilatano a dismisura e non si capisce fino in fondo chi e perchè non applica la legge in un rimpallo di responsabiltà tra regione e comuni, tutto ai danni dei cittadini che ne subiscono i disservizi su un bene pubblico prezioso che viene pagato a caro prezzo

I cittadini hanno bisogno di servizi efficienti, l'acqua è un bene comune prezioso e non puo' essere gestita in maniera del tutto approssimativa, lasciando i cittadini a secco nelle case, e senza acqua non si puo' nemmeno ipotizzare lo sviluppo di un territorio

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