Oggi giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne in tutta Italia sono state allestite iniziative di ogni genere per mettere ancora una volta al centro dell'attenzione un problema, quella della violenza sulle donne, presente in tutto il mondo e che si sta dimostrando essere una battaglia durissima da vincere. Si fa molta fatica ad invertire una cultura patriarcato- centrica che vede l'uomo al centro di ogni tipo di dinamica sociale, economica di sviluppo e di crescita La parità di genere è al V punto dei 17 dell'Agenda 2030 che si propongono di raggiungere i governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU.
La conclusione è che non ci potrà mai essere sviluppo sostenibile fino a quando le donne saranno subalterne e non godranno degli stessi dirittti dell'uomo a cominciare dalla parità salariale. Inoltre il fenomeno della violenza sulle donne e' in ascesa
Quest'anno le donne vittime del partner o dell'ex sono il 7% in più rispetto alle 59 del 2020. Nel periodo 15-21 novembre 2021 risultano essere stati registrati 11 omicidi, 9 dei quali commessi in ambito familiare/affettivo; 6 le vittime di genere femminile, 3 delle quali uccise da partner o ex. Oggi anche in tutto il molise si sono svolte iniziative per trovare confronto e soluzioni tali da risolvere il problema e la giornata e' stata ricca di convegni, dibatti, concerti, mostre, e ricca di simboli, il fiocco rosso, le scarpette rosse, le panchine rosse e le sedie rosse
A Agnone la giornata è trascorsa in sordina, a parte le dichiarazioni dell'assessore alle politiche sociali Enrica Sciullo e quelle del primo cittadino Daniele Saia. Nessuna iniziativa pubblica è stata organizzata per coinvolgere le donne, tale da far nascere interesse o proporre soluzioni per fronteggiare una piaga sociale che sta investendo le donne in maniera trasversale. La violenza non conosce partiti politici, classi sociali, o ideologie. Anzi a Agnone in molti hanno osservato che nessun simbolo e' stato esposto, nessuna panchina rossa, nessuna sedia rossa, niente simboli ad attrarre l'attenzione dei piu distratti. La sedia rossa sta ad indicare un "posto occupato", rappresenta la vicinanza alle donne vittime di violenza. Si tratta di un simbolo dal forte contenuto perché ognuna di quelle donne, prima di essere uccise da un uomo, occupava un posto nella società, sul lavoro, a teatro come a scuola
Nella ricorrenza della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, sarebbe stato auspicabile la diffusione di dati su episodi riscontrati di violenza sulle donne nel nostro territorio, per avere un quadro di quanto questo fenomeno e' presente e quali sono state le azioni messe in campo dal Comune, in autonomia o di concerto con altri enti, associazioni, a contrasto di tale fenomeno e per un avanzamento delle politiche di genere. Invece l'amministrazione comunale si è limitata ad esprimere solidarietà alle donne e impegno a contrastare il fenomeno con un post sui social. Le donne non hanno più bisogno di parole inutili, bensi di fatti, azioni concrete che le aiutino ad uscire dall'isolamento, spesso dalla dipendenza economica e dalla spirale della violenza.