Day Surgery al Caracciolo: annuncio spot trasversale, intanto l'ospedale cade a pezzi

Maria Carosella
16/12/2021
Attualità
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Il presidente della  regione Molise, Donato Toma e subito dopo il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ieri 15 dicembre, hanno annunciato con soddisfazione l'avvio presso l'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone di un nuovo servizio.

Dal 1 gennaio 2022  sarà attivo  il servizio di Day Surgery, cioè presso il nosocomio agnonese si potranno effettuare interventi di piccola chirurgia con degenza diurna. La notizia lascia perplessi. Se per caso ci si reca presso il nosocomio agnonese, ad oggi sembra un nobile decaduto  e dell'antica nobiltà e' rimasto ben poco. Entrando si osserva l'assenza della portineria, il bar  una volta esistente nell'ingresso principale, ha le saracinesche abbassate, il Pronto Soccorso assolve ai minini assistenziali ma se c'e' necessita' di ulteriori accertamenti,  ad esempio, una tac con contrasto o altro, il paziente viene trasferito presso il Veneziale di Isernia oppure al Cardarelli di Campobasso. I reparti  una volta esistenti sono oramai tutti chiusi eccetto che pochi  e residuali posti  letto di medicina reparto in grave crisi di carenza di figure mediche e non mediche e altrettanto dicasi del reparto di Emodialisi,  la segretaria  regionale dell'ANED, non piu tardi di due giorni fa, in una comunicazione alla stampa denunciava la carenza infermieristica nel reparto dializzati di Agnone. 

Le camere operatorie sono chiuse da ben sei anni e con esse fu chiuso anche l'annesso reparto di chirurgia. Il laboratorio analisi è a corto di personale e si prevedono alcuni pensionamenti, e il servizio di radiologia funziona con un solo medico radiologo a giorni alterni, esclusi i festivi e come non bastasse si utilizzano apparecchiature obsolete. In un altro annuncio, da parte di Asrem e Sindaco di Agnone, si affermava che la radiologia a breve, sarebbe stata dotata di una apparecchiatura Tac di ultima generazione.

Ma ad oggi non solo l'apparecchiatura non e' arrivata, ma in molti si chiedono, visto che non c'e' un anestesista in questo servizio, come avrebbero  potuto eseguire gli esami dove necessario il mezzo di contrasto, esami che prevedono la presenza di un anestesista?

 In questo purtroppo desolato quadro di ospedale smantellato parlare di DAY SURGERY senza  rinforzare gli organici,  senza riattivare una camera operatoria in tempi utili, senza avere un servizio di radiologia efficiente o  senza avere un ospedale di riferimento al quale ricorrere per qualsiasi evenienza,  e con un solo anestesista disponibile una volta a settimana  in orario aggiuntivo, diventa una boutade.

Piuttosto che fare ipotesi ad oggi poco sostenibili, tutti, a partire dal sindaco di Agnone, potrebbero affrontare il problema dell'emergenza in questo territorio completamente scoperto, dove non vengono garantiti i LEA, in particolare i mesi invernali.  Su questa ipotesi di Day Surgery non si è sentita la voce dell'assessore alla sanità al comune di Agnone Dott Di Nucci, e altrettanto si riscontra un silenzio tombale da parte dell'Assessora alle politiche sociali,Enrica Sciullo, una volta belligerante difensora e presidente del comitato civico agnonese , il Cittadino c'è. E sarebbe altrettanto interessante comprendere cosa, la consigliera Michela Cerbaso, ha da dire sulla sanità altomolisana  in veste di segretaria cittadina del Pd del circolo Libero Serafini di Agnone.

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