ATTACCO ALLA LIBERTA' DI STAMPA

Ecco la vergognosa lettera sottoscritta dalla Giunta Carosella contro i giornalisti

redazione
04/10/2012
Attualità
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AGNONE. Che la giunta di centrosinistra sia stata infangata, come riportato nel vergognoso papello, resta tutto da verificare. Che i cittadini di Agnone siano stati danneggiati per il mancato finanziamento di 300 mila euro è un fatto innegabile. D’altronde a parlare di fondi perduti è stato il primo cittadino in consiglio comunale, forse i maestrini di face book hanno la memoria corta o fanno finta di non intendere l’italiano. Ne prendiamo atto. 

Di qui riportiamo l’ignobile lettera con attacchi personali di basso livello, minacce velate, intimidazioni, sottoscritta dall’intera Giunta già pubblicata sul profilo face book del vice-sindaco Nunzia Zarlenga e del super-assessore Maurizio Cacciavillani. Ai lettori l’ardua sentenza.

Ps: Anche in un recente passato l’ex Giunta di centrodestra guidata da De Vita aveva provato a piegarci con simili mezzucci. Il risultato? Siamo ancora qui più forti di prima. 

 

Lettera-appello ad Assostampa e all’Ordine dei Giornalisti del Molise
e ai Professionisti dell’Informazione


“Amministrazione-Stampa:
Ognuno recuperi  il proprio ruolo con equilibrio e serietà
a beneficio di cittadini e lettori”

Rispettivi ruoli in un ambito democratico locale.

Le recenti, gravi polemiche sollevate da due singoli operatori della stampa locale nei confronti del Sindaco di Agnone e di altri membri della Giunta comunale, con un successivo intervento del Presidente di Assostampa Molise, hanno indotto il Sindaco e la Giunte Comunale di Agnone ad effettuare una attenta e ponderata riflessione sul rapporto che deve esserci fra mondo dell’informazione e istituzioni locali.
Quale primo risultato della discussione interna è stata l’unanime volontà di porre un freno sia ad un confronto-scontro giudicato di poca o nulla utilità sia al rapporto distorto tra Stampa e Istituzione che si rischia di costruire su motivi di carattere personale o politico,  per tornare invece a recuperare ognuno il proprio ruolo con equilibrio, sobrietà spirito costruttivo a tutto beneficio della Comunità amministrata e del cittadino lettore. 

Siamo coscienti che il Sindaco e l’Amministrazione comunale, oltre a svolgere il mandato ricevuto dagli elettori a favore del bene comune, abbiano senza dubbio anche il dovere di informare la comunità amministrata dei problemi presenti, delle più significative azioni poste in essere e dei risultati raggiunti; in questo senso l’Amministrazione comunale di Agnone - pur essendo sempre stata aperta ad ogni confronto e pronta a fornire ogni notizia dagli organi di stampa locale quando richiesta - si impegna pubblicamente migliorare il servizio di informazione sulle attività svolte rendendolo più puntuale e dettagliato di quanto non sia avvenuto nel recente passato. 

D’altro canto, ci sembra che i giornalisti abbiano il dovere, nei confronti dei lettori, del proprio editore e, crediamo, della deontologia professionale oltre che della propria coscienza, di dare per prima cosa la notizia - vera o verificata al massimo delle possibilità - e solo a parte, sia pur nello stesso testo, il giudizio o commento che la propria cultura politica e personale detti loro, in maniera assolutamente libera (ci mancherebbe altro). La critica, anche la più feroce, è sempre costruttiva quando basata su fatti.

Una modalità chiara di comportamento, questa, insegnata dalle scuole giornalistiche della migliore tradizione italiana e mondiale, la quale è tanto più dovuta quando le notizie rivestano carattere di utilità pubblica o ancor di più  siano possibili foriere di allarme sociale. Non sono esenti, a nostro modesto avviso, da tali obblighi deontologici, coloro che svolgono il prezioso compito della informazione locale. 

Ecco dunque riassunta la concezione che l’Amministrazione comunale di Agnone ha dei rispettivi ruoli all’interno del rapporto Istituzione-Stampa locale; ed è questo il binario che si ribadisce in questa occasione e che si intende seguire linearmente d’ora in poi.

All’interno di tali confini il rispetto e la più ampia collaborazione reciproca la consideriamo un impegno prioritario soprattutto in un momento storico nel quale è in gioco la sopravvivenza stessa delle nostre comunità. In quest’ambito il Sindaco di Agnone e ognuno dei componenti della Giunta comunale in carica ribadiscono il massimo rispetto per la stampa e gli organi di informazione locali.


In un sol colpo: danno ai cittadini, al Comune come Istituzione,
all’immagine turistica di Agnone e alla credibilità della stampa locale. In ultimo: danno all’immagine del Liceo Scientifico agnonese

Senza alcun dubbio possiamo affermare che i suddetti confini, negli ultimi mesi, sono stati travalicati in diverse occasioni da parte di singoli operatori dell’informazione locale per ciò che riguarda l’ambito agnonese. 
In questi casi non ci può essere  nessun rispetto, soprattutto quando è la malafede a palesarsi dietro la professione giornalistica che non diventa più professione ma, come nei casi conclamati, uso ai fini personali - o di altra natura che non sia il dovere deontologico - di mezzi di comunicazione messi a disposizione da editori spesso inconsci di situazioni locali.

Non si spiegano altrimenti, se non con il livore personale nei confronti del Sindaco o di singoli assessori, episodi di comunicazione costantemente e tenacemente tendenziosa che sono sotto gli occhi di tutti, spesso non legata a notizie rilevanti quando addirittura basate su fatti inesistenti, dunque false. Con conseguenze nefaste sull’opinione pubblica e i servizi erogati anche in stato d’emergenza.

Due esempi valgano per tutti. Su “Il Quotidiano del Molise” del giorno 21 Agosto a pagina 18 è apparso l’articolo: “Agnone, acqua marrone dai rubinetti”. Il sottotitolo recitava: “Succede ogni volta che le utenze vengono rifornite dall’autobotte comunale.” La notizia è del tutto priva di fondamento. L’autobotte comunale, come provato dalle analisi fatte regolarmente e ripetute alla fine di Agosto, ha sempre e solo erogato acqua perfettamente potabile; non c’è stata una singola segnalazione di una tale evenienza agli uffici comunali preposti e se mai possa essere successo un episodio di tal genere, ciò è stato dovuto esclusivamente ai residui naturali depositati nei singoli serbatoi privati i quali andrebbero puliti almeno una volta l’anno. Risale all’anno 2007, ci informa l’Ufficio Acquedotti del Municipio, un episodio riferibile ad una tale circostanza: anche in quella occasione tutte le analisi e gli esami richiesti dal cittadino rimostrante dimostrarono inequivocabilmente che era il serbatoio privato ad essere la causa del fenomeno.
L’articolo in parola, titolo e sottotitolo e anche l’occhiello (Falso anche quello: “I cittadini vogliono sapere dall’Amministrazione se l’acqua erogata da autocisterne e rete idrica è potabile”,  perché se i cittadini vogliono sapere telefonano in Comune) hanno creato un allarme sul nulla. 

Oltre al titolo anche il corpo del pezzo tendeva a screditare, senza fondarsi su dati veri, il servizio idrico e l’autobotte comunali. “Da quanto si dice – scrive l’articolista “sotto il profilo igienico-sanitario la cisterna contenente acqua potabile sarebbe al limite del consentito legale. Ma nessuno, ad oggi, ha effettuato dei test idonei per la certezza della bontà dell’acqua potabile trasportata”.
Tutto completamente falso.
Le analisi sono periodiche e regolari, la cisterna dell’autobotte comunale è perfettamente e ampiamente entro i limiti di legge; rispetto al “A quanto si dice” , la dice lunga, appunto, sulla serietà delle fonti di informazione dell’articolista che non sono mai quelle dell’Amministrazione comunale o degli uffici preposti.

Si è creato un allarme sociale di cui non si aveva nessun bisogno, in un periodo di gravissima crisi idrica. Tanto è vero che nei giorni seguenti l’uscita dell’articolo, si sono registrati casi nei quali famiglie ed esercizi hanno rifiutato il rifornimento del mezzo.
Il danno di immagine è, in un sol colpo, a carico dell’Amministrazione Comunale, degli operatori (funzionari e operai),  responsabili, e soprattutto a carico della cittadina a vocazione turistica frequentata in quel momento dal pienone del flusso agostano.

Ma, una volta scoperta la verità, il danno si ritorce verso la credibilità di chi scrive e del giornale che pubblica. Assostampa farebbe bene a riflettere su tali comportamenti quali possibile causa della diminuente credibilità dei giornali locali da qualche anno a questa parte.

Un secondo episodio, del tutto simile e parimenti grave, riguarda l’asilo nido comunale. Il giorno 30 Agosto, a pagina 15 de “Il Quotidiano del Molise” lo stesso articolista a proposito della gara d’appalto per la realizzazione del micro nido comunale scriveva: “ …il micronido (…) prenderà corpo in piazza del Popolo dov’è ubicata la scuola elementare di Majella. La stessa che fu al centro del liquefatto ‘Comitato mamme’ di moltissime proteste per la mancanza dei certificati antisismici mentre gli interventi eseguiti sullo stabile ne garantivano la staticità. Ebbene, l’antico edificio, che taluni amministratori volevano addirittura raso al suolo (…)”
Falso: il micro nido non sorgerà né al posto né all’interno della scuola elementare di Majella, ma in altro più idoneo edificio. Sul falso l’articolista, da par suo, per  screditare le scelte dell’Amministrazione comunale costruisce un altro allarme che colpisce facilmente i genitori dei bimbi destinati al micro nido.
Ancora una volta: notizia falsa, carenza di fonti, mancate verifiche nelle sedi deputate (Uffici comunali, quantomeno) e volontà ferrea di colpire l’immagine e il lavoro degli Amministratori. A qualunque costo. Anche a quello di apparire, scusateci, ridicoli.

Chiediamo ai responsabili molisani di Assostampa e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti - organismi con i quali intendiamo sin da questo momento aprire un confronto costruttivo e duraturo attraverso, perché no, un primo incontro pubblico - se siano da rispettare tali modi di fare. L’Amministrazione, al contrario, chiede sin d’ora anche alla sede molisana dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti se non ci siano i presupposti per essere essa tutelata da tali comportamenti al di fuori di ogni più semplice deontologia professionale.

Una linea di condotta dell’articolista confermata da diversi altri episodi come quello nel quale, su altra testata, lo stesso parla di “…aumento delle tasse targate Carosella  &C.: Irpef, Tarsu, tassa di soggiorno…” (L’Eco dell’Alto Molise, 9 Giugno 2012, pag. 1).
Falso. Mai l’Amministrazione Carosella ha aumentato, ad esempio, la Tarsu.

Per questi e altri episodi, l’Amministrazione comunale sta attualmente valutando di dare mandato ai legali al fine di verificare l’esistenza degli estremi per azioni a tutela dell’onorabilità e integrità dell’Ente oltre che dei singoli amministratori, a tutto vantaggio della pace sociale e del diritto dei cittadini a essere correttamente informati

Anche sull’uso distorto o personale del mezzo di informazione sul quale si scrive si potrebbe continuare a lungo. A tale proposito la Giunta Comunale esprime la più ampia solidarietà e il più netto sostegno alla classe insegnante agnonese e ai suoi dirigenti ai quali rinnova la stima dopo l’attacco dannoso, ingiusto e ignobile subito ieri, 12 Settembre 2012, dall’articolo firmato da Vittorio Labanca (pagina 15 de “Il Quotidiano del Molise”) nel quale si mette in dubbio il livello professionale degli operatori scolastici di Agnone e in particolare del Liceo Scientifico Giovanni Paolo I.
Un altro colpo di piccone portato alla comunità di Agnone da parte di un articolista che evidentemente è colto da una pericolosa crisi di onnipotenza da penna e di voglia di distruggere senza senso e che comunque chiamiamo ad un confronto pubblico sui fatti. 

Esasperazione, diritto di critica, scuse pubbliche.

Una tale linea di condotta, adottata in parte anche da un altro rappresentante della stampa agnonese e prolungata nel tempo, ha esasperato gli animi degli Amministratori ed esacerbato il Sindaco ing. Michele Carosella al quale è stata attribuita, dal presidente di Assostampa Molise, un’infelice frase nei confronti dei due giornalisti “nel corso di un evento pubblico”.
Ci permettiamo di precisare che mai il Sindaco di Agnone nella sua veste istituzionale ha mai dato dei “giornalai” ai due giornalisti nelle circostanze riportate dal comunicato di Assostampa e che pertanto ritiene che non sia dovuta alcuna scusa pubblica o ufficiale. In privato l’ing. Carosella ha tutta la libertà di dire e di fare ciò che ritiene, nella sfera della sua libertà d’opinione e diritto di critica, com’è ovvio.
Scuse pubbliche sono dovute invece, a nostro avviso, a tutti i vecchi appartenenti “al Partito Socialista di Bettino Craxi” che il sig. Maurizio D’Ottavio - il giornalista professionista che per primo ha dato “la notizia” - offende palesemente nel suo pezzo di accusa. Risulta strano che il presidente di Assostampa, data la sua nota sensibilità politica, non si sia accorto di una tale trave in casa sua, disattenzione spiegabile solo con la magnanimità dovuta alla stretta parentela con il cugino giornalista D’Ottavio. 
Altre dovutissime scuse pubbliche sono dovute alla categoria degli insegnanti che nello stesso pezzo, il medesimo articolista taccia come coloro che “mangiano nel piatto dello stato” (sic!)


Il diritto dei cittadini all’informazione

In conclusione di questa missiva, ci permettiamo di richiamarne le premesse: nella piena coscienza dei diritti della libera stampa e del libero esercizio di opinione e critica, l’Amministrazione comunale di Agnone intende stabilire una maggiore e più approfondita collaborazione con tutti gli operatori e gli organi della stampa locale, (anche con i singoli con cui ci sono state sin qui differenze di… posizioni) nel reciproco pieno rispetto dei ruoli, diritti e doveri compresi. 
Per questo, a breve, si farà parte diligente di iniziative volte a migliorare tale collaborazione come spera possa fare Assostampa Molise e l’Ordine dei Giornalisti, in un’azione convergente a tutto vantaggio del sacrosanto, prioritario, diritto del cittadino elettore – lettore a essere correttamente informato.


Il Sindaco e la Giunta comunale di Agnone.
 

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