Qualche giorno fa si sono svolte le elezioni per il rinnovo del vertice dell’ANCI Molise.
Ha prevalso il Vostro giovane sindaco di Pescopennataro, Pompilio Sciulli, di provenienza di centro destra. A lui vanno i miei auguri più sinceri.
Pare che la sua prima dichiarazione sia stata: "No all'Unione dei Comuni"
Rispetto la posizione del Sindaco. Mi permetto solo di osservare e spero che non giri la testa dall'altra parte, infastidito, che:
La Resistenza a difesa della propria idea è sacrosanta e fa onore a chi la pratica. Piuttosto, credo che si dovrebbe avere l'umiltà di verificare la bontà dell'idea.
Non me ne voglia il sindaco, ma non è dicendo "voglio più soldi" che si diventa ricchi, non è dicendo "voglio più occupazione" che si riduce la disoccupazione, non è dicendo "voglio un incremento di popolazione" che si frena lo spopolamento e, si ilarmente, non è dicendo 'No all'unione" che si evita l'Unione.
È a tutti noto come la strada dell'associazionismo di servizi e competenze tra piccole realtà, siano esse o regionali o provinciali o comunali, sia stata tracciata e difficilmente si tornerà indietro.
E, si badi bene, quell'associazionismo non è richiesto per il puro obiettivo di riduzione dei costi. Esso è richiesto perchè nel mondo occidentale è scattata da almeno 2 decenni, la competitività territoriale. Europa contro USA e Cina e Brasile o viceversa; Italia contro Germania, Francia o viceversa; Molise contro Lombardia, Veneto, Piemonte o viceversa; Agnone, Pescopennataro, Ateleta contro Termoli, Vasto, Isernia o viceversa.
Pensa l'amico sindaco Pompilio che Agnone, Pescopennataro, Ateleta e tutti gli altri paesini di confine tra Abruzzo e Molise possano DA SOLI, vincere questa lotta di competizione territoriale??
E se si è convinti che si, si può vincere, possiamo noi sapere come?
In tutta sincerità non esiste alcun parametro sia esso patrimoniale, economico, fiscale, sociale, demografico che supporti quella convinzione.
Mi si creda quando dico che mi dispiace questo stato di cose, cioè mi dispiace che Pompilio Sciulli non possa avere ragione; mi dispiace ancor di più osservare che questa politica campanilistica e isolazionista è foriera di nuove più cocenti delusioni. Termoli Vasto Isernia Chieti Campobasso ringrazieranno per questa mancata capacità di associazionismo dei Comuni di Montagna di Confine. Meno, molto meno ringrazieranno i cittadini di queste piccole comunità che vedono ridursi al lumicino le possibilità che il loro territorio non diventi terra di nessuno. A proposito di questo basta fare una semplice proiezione demografica di ciascun Comune interessato.
Piaccia o non piaccia, non c'è una alternativa valida al processo di aggregazione territoriale per sperare di vincere lo spopolamento in atto. Si discuta, semmai, di come burocraticamente deve avvenire l'aggregazione, ma si eviti di avallare l'attuale stato di cose che porta ad una sola soluzione: fine della discussione per mancanza di interlocutori.
Enzo C. Delli Quadri