Accorpamento province, Iacovone risponde a Monaco

La redazione
12/10/2012
Attualità
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Caro Antonio,
ci sono stati in tutti questi anni cattivi esempi di pessima amministrazione nella nostra regione e provincia. In molte cose sono anche d' accordo con te, però, bisogna anche ammettere che si è giunti ad un punto insostenibile e diventa inevitabile un riordino delle autonomie locali e regionali. Se pensiamo di poter oggi conservare tutto in Molise in piena autonomia è utopistico e significa che non abbiamo capito niente. Ed allora è importante discutere seriamente e vedere come meglio si può fare questo RIORDINO e quale migliore collocazione dare anche al Molise.Io sono stato sempre favorevole ad una macro regione abruzzo-marche- molise e se poi serve anche Lazio e Umbria. Il Molise , quindi la classe politica,non ha saputo adeguatamente sfruttare l' autonomia regionale e pur con ingenti risorse quel tanto agognato sviluppo territoriale ed occupazionale non si è mai realizzato. Per la provincia di Isernia, la causa principale di quello che oggi avviene, è sicuramente anche colpa della Regione Molise che non ha fornito gli strumenti ( deleghe e funzioni) necessari per una valorizzazione della stessa, relegandola ad un Ente quasi insignificante per le pochissime competenze esercitate ( manutenzione strade, edilizia scolastica superiore e qualche altra sconosciuta funzione!). Oggi piangere sul latte versato, serve a poco. Il Governo nazionale, io direi le condizioni economiche della nazione, ha già tracciato una strada e difficilmente ( ricorsi o non ricorsi) ci sarà, anche con un Governo politico, un dietrofront. Quindi bisogna attrezzarsi e tener conto di questa realtà. Credo però,che molti “ addetti ai lavori” non stanno capendo niente, visto che Mazzuto  invece di muoversi per una seria proposta di riordino a seguito dell' accorpamento a Campobasso pensa sola al ricorso alla Corte Costituzionale e al TAR Lazio.Non capiscono che la strada è ormai tracciata e anche se l’Alta Corte farà qualche rilievo ( non è da escludere) il Governo e poi il legislatore ,con qualche aggiustamento, andranno avanti. In tutto questo trovo molto grave ed irrispettoso, non solo per i Consiglieri Provinciali proponenti ma anche dei loro amministrati,che non è stata mai discussa in aula una proposta di riordino. Poi si lamentano che i cittadini sono disinteressati!.Io sono favorevole alla soppressione di tutte le province, alla costituzione di macro regioni e per raccordare il territorio alla istituzione di Unione di Comuni fatta con serietà. Per quest’ ultimo delicato aspetto vedo che anche i Sindaci nicchiano e pensano di poter risolvere il problema solo con le convenzioni ( e poi questo strumento non è una novità visto che ,già per molti servizi e da anni, viene utilizzato da in quasi tutti i comuni).Con stima, ti saluto.
                                                                                                                                                Albino Iacovone, ex Sindaco di Castelverrino

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