E' di pochi giorni fa la notizia annunciata dal Presidente della regione Molise Donato Toma e a seguire il Sindaco di Agnone Daniele Saia, della riapertura presso l'Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone di una camera operatoria dove una volta a settimana si eseguiranno interventi di chirurgia ambulatoriale. La notizia non è passata inosservata, in effetti per alcuni lascia intravedere un minimo di volontà politica regionale rivolta ai bisogni sanitari di un territorio da troppo tempo abbandonato In molti comunque hanno accolto la novità con estremo scetticismo, definendola uno specchietto per le allodole. Il servizio di recente apertura non certo risolve i bisogni sanitari di questo territorio è un piccolo aiuto per alcune patologie Le contestazioni che gli abitanti muovono sono in relazione alla mancata erogazione dei livelli essenziali di assistenza. L'ospedale di Agnone nel POS 2019-2021, oramai scaduto, veniva genericamente ancora definito “ ospedale di area disagiata” ma sui servizi da attivare, come previsto dalla legge Balduzzi di cui oramai si parla da tempo su eventuali modifiche, non si intravedeva nemmeno l'ombra. Invece l'attenzione cade sul rilancio dell'ospedale di Atessa CH, che aveva lo stesso analogo destino della struttura agnonese, cioè destinato allo smantellamento . Ma la politica sanitaria messa in atto in quel territorio ha rilanciato la struttura potenziandola con risorse umane e tecnologiche, con la compartecipazione anche dell'imprenditoria locale Purtroppo l'ospedale di Agnone, ad oggi, non sta seguendo l'inversione di rotta come l'ospedale di Atessa, anzi ci vengono segnalati episodi di disservizio. L'ultima giunta in redazione riguarda il declassamento del laboratorio analisi. Presso il nosocomio si eseguivano esami ematici che invece ad oggi si è obbligati a eseguire presso l'ospedale di Isernia, il Veneziale. Per potere eseguire una curva glicemica (o meglio curva da carico orale di glucosio,) test utilizzato per la diagnosi del diabete mellito oramai si è costretti ad abbandonare il lavoro per una giornata visti i tempi legati agli spostamenti, alle file, e al tempo necessario all'esecuzione dell'esame stesso. L'esame misura i valori della glicemia con un prelievo eseguito a digiuno e due ore dopo l'assunzione di una soluzione glucosata per via orale. Pertanto per eseguire un test semplice sul sangue bisogna essere innanzitutto digiuni, percorrere andata e ritorno 84 km, fare una fila di circa 50 persone, attendere i tempi di circa due ore per eseguire il secondo prelievo dopo il carico di glucosio. Inoltre la mano destra non si raccorda con la sinistra, nel senso che il CUP agnonese continua a prenotare esami presso il Caracciolo ma che non vengono più eseguiti. Si apprende anche che l'esame mammografico non viene eseguito al Caracciolo perchè l'attrezzatura è rotta. Anche per questo tipo di esame, come per gli esami ecografici bisogna recarsi due volte ad Isernia, una volta per eseguire l'esame e l'altra per avere la risposta sull'esito dell'esame praticato perchè i referti non vengono inviati per via telematica . Di solito si sceglie di vivere nei paesi piccoli per la qualità della vita, dell'aria e del cibo. Ma se mancano i servizi essenziali, la qualità della vita peggiora. A fronte di queste ed altre considerazioni questi territori ameni non sono a misura dei giovani, tantomeno degli anziani e in nessun modo per i bambini.