Antonio Monaco: "A rischio l'assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer"

Politiche sociali, il sindaco di Capracotta lancia l'allarme

redazione
20/10/2012
Attualità
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CAPRACOTTA. “Nel corso della riunione dell’Ambito di Agnone è stata esaminata e discussa la proposta di riordino della Governance delle Politiche sociali e sociosanitarie regionali, così come proposta dall’assessore regionale Di Sandro. Dagli interventi dei presenti sono emerse perplessità su diverse incognite che potrebbero generare lo stallo dell’intero settore”. Ad asserirlo il sindaco di Capracotta, Antonio Monaco, che ha partecipato anche  Tavolo Consultivo tenutosi recentemente presso l’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali. Una proposta – prosegue Monaco – che oltre a discostarsi dalle decisioni prese da altre Regioni, dove si sono lasciate tali competenze al settore delle Politiche Social, pare contrastare anche con alcune indicazioni che vengono dal Commissario Straordinario alla Sanità che vorrebbe far rientrare nell’alveo delle attività delle Politiche Sociali alcuni servizi attualmente gestiti dai distretti sanitari, quali l’Assistenza Domiciliare ai malati di Alzheimer.  Il problema principale, comunque, sono le risorse per poter far funzionare al meglio tutto ciò che rientra nella sfera delle Politiche Sociali. Se i fondi nazionali sono sempre meno, non significa che il servizio deve scomparire. Anzi, bisogna adoperarsi perché servizi fondamentali per i cittadini possano continuare ad essere erogati.  Per far questo – prosegue il sindaco – è però necessario seguire l’esempio di altre Regioni che hanno destinato una percentuale della spesa corrente del proprio Bilancio ai servizi sociali. Nello specifico significherebbe prevedere nella parte della spesa corrente del bilancio regionale risorse certe annuali, partendo almeno da una percentuale dello 0,60 della spesa stessa fino a portarla gradatamente all’1%.  Si garantirebbero risorse tali che oltre a assicurare servizi di ottima qualità,  garantirebbero il lavoro ai circa mille addetti che attualmente operano nel settore.  Le Cooperative e gli addetti – dice ancora Monaco – a fine anno devono affrontare altre rilevanti problematiche sorte con la riforma del lavoro del Ministro Fornero, che prevede la quasi totale abolizione del ricorso ai contratti di collaborazione. Le maestranze del settore operano quasi esclusivamente con contratti di questo tipo. Un diverso inquadramento, la carenza di risorse e il maggior costo del personale daranno vita ad altri enormi difficoltà che si ripercuoteranno sui servizi erogati e sullo stato di occupazione dei lavoratori.  La tutela della salute pubblica, abbinata alla salvaguardia dei tanti posti di lavoro che sono in gioco – conclude Monaco – dovrebbe, a questo punto, far riflettere chiunque ha responsabilità nelle istituzioni, inducendo ad operare tutti insieme per l’interesse della collettività”.

 

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