Giurisprudenza e, parallelamente, Scienze Politiche? Ingegneria e Filosofia? Scienze infermieristiche insieme al Conservatorio? Ora si può fare. La doppia laurea è legge. Il Senato ha approvato in via definitiva con 178 sì, 4 astenuti e 5 voti contrari il provvedimento che consente a studenti e studentesse di iscriversi, contemporaneamente, a due corsi universitari della stessa università o di due diversi atenei o erogati dagli istituti dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Cade così, dopo quasi novant'anni, un divieto ormai anacronistico che resisteva dal 1933 quando per decreto regio fu proibita la doppia laurea. La legge attuale è nata invece su iniziativa parlamentare nel 2020 ed ora, dopo due anni, è realtà.
"Un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale", - commenta la ministra dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, soddisfatta del provvedimento che in teoria facilita proprio le riforme che la stessa ministra vorrebbe portare avanti, in particolare quella delle classi di laurea che punta sull'interdisciplinarietà e quella sulle lauree abilitanti per le professioni.
A partire dal prossimo anno accademico, dunque, sarà possibile l'iscrizione contemporanea a due corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale; oppure a un corso di laurea e a un master, a un dottorato di ricerca o a una specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica; o ancora a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione medica. "Come ministero stiamo già lavorando per fornire quanto prima indicazioni agli atenei per consentire una prima applicazione della legge", annuncia Messa.
Possibile anche la doppia iscrizione a corsi a numero programmato a livello nazionale. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di cui ora si attende solo la pubblicazione, a giorni, in Gazzetta Ufficiale, sarà il ministero dell'Università e della ricerca, dopo aver sentito la Crui (Conferenza dei rettori), il Cun (Consiglio universitario nazionale) e il Cnsu (Consiglio degli studenti), a stilare un regolamento. Anche perché le richieste, sembra incredibile, ma sono moltissime.
Le iscrizioni contemporanee saranno consentite sia presso istituzioni italiane che estere e pure agli atenei telematici. Continuerà a essere invece proibita la doppia iscrizione contemporanea a corsi della stessa classe di laurea o allo stesso master in due atenei diversi. Così come l'iscrizione contemporanea a due dottorati. Il tetto massimo sarà comunque il numero due: non sono consentite iscrizione multiple a tre, quattro, cinque corsi.