Trasporto pubblico regionale- Sindacato: "170 dipendenti vessati e ricattati. Chi continua a proteggere ATM e imprenditore Larivera?"

08/04/2022
Attualità
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Mercoledì 6 aprile, presso la Prefettura di Campobasso, si è incredibilmente consumata l’ennesima pagina negativa nella turbolenta vicenda che vede contrapposti ormai da circa un ventennio i lavoratori dell’impresa di trasporto pubblico regionale ATM e l’imprenditore Giuseppe Larivera, nonché Amministratore Delegato della società.

 

RESCISSO L’ACCORDO AZIENDALE DEL 10 GIUGNO 2021 - In quella sede, infatti le Segreterie Regionali, al cospetto della stessa Prefettura e dell’Assessore Regionale ai trasporti Quintino Pallante, riscontrando l’inadempienza aziendale sulla quasi totalità degli 11 impegni che  costituivano l’oggetto dell’intesa, hanno dovuto alzare bandiera bianca rescindendo l’accordo con il quale lo scorso 10 giugno 2021, si era cercato di porre fine ad un’interminabile fase vertenziale.

 

Eppure i sindacati con quell’accordo e ben conoscendo le ristrettezze economiche che contraddistinguono il sistema trasportistico molisano, non avevano chiesto la luna, ma più semplicemente garanzie e certezze su alcuni diritti contrattuali (come il regolare pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali) che dovrebbero costituire la normalità in qualsiasi realtà aziendale e a maggior ragione in un comparto come quello dei trasporti nel quale l’imprenditore può contare sui costanti corrispettivi assegnati mensilmente dalla Regione.

 

ATM E LA RIVERA SI E’ DIMOSTRATA PIU’ FORTE DELLA PREFETTURA E DELLA REGIONE - A nulla sono serviti gli appelli e le affermazioni del Prefetto dott. Francesco Antonio Cappetta che già nella riunione tenutasi il 21 gennaio di quest’anno aveva esortato l’impresa al rispetto dell’accordo sottoscritto il 10 giugno 2021 e in particolare il punto riguardante la regolarità nel pagamento delle retribuzioni che avrebbe dovuto riguardare “tutti i lavoratori dell’impresa, senza esclusione alcuna”.

 

APPROPRIAZIONI INDEBITE DI SOMME ACCANTONATE PER LA PENSIONE - Così come sono finiti nel vuoto le indicazioni dello Stesso Prefetto Cappetta, affinché l’impresa provvedesse tempestivamente a versare all’Istituto di Previdenza complementare le somme trattenute in busta paga ai dipendenti al fine di costituire la pensione integrativa del singolo lavoratore. Ad oggi e come risulta formalmente da una nota trasmessa ai sindacati dallo stesso fondo di Previdenza Complementare presente nel settore del trasporto pubblico locale, la società ATM risulta non aver versato sulle posizioni dei singoli dipendenti somme complessive pari a circa 500mila euro.

 

AUTISTI IN GIRO CON LE DIVISE CONSEGNATE 11 ANNI FA - L’azienda è stata capace persino di disattendere impegni normalissimi quali la consegna delle divise ai propri dipendenti (norma peraltro disciplinata dallo stesso contratto nazionale) che ormai da oltre 11 anni indossano gli stessi indumenti oggetto dell’ultima fornitura risalente al 2010!!!

 

 

 

IL PAGAMENTO DELLO STIPENDIO IN ATM E’ SEMPRE UNA SCOMMESSA - E poi c’è l’annosa questione degli stipendi. Si era convenuto che il 12 di ogni mese avrebbe rappresentato inderogabilmente il giorno in cui anche i lavoratori di Atm avrebbero dovuto vedersi accreditare in banca la propria retribuzione, invece l’impresa continua imperterrita a condizionare questo obbligo contrattuale verso il lavoratore a presunte vertenzialità e contenziosi datati nel tempo che la stessa Atm sostiene di avere con l’Ente Regione. Solo per inciso la determina della Regione Molise con la quale è stato assunto l’impegno di erogare le spettanze alle imprese relative ai servizi prestati nel mese di febbraio 2022 è datata 14 marzo 2022!!

 

Sulla vicenda degli stipendi e più in generale sulle richiamate appropriazioni indebite da parte dell’azienda, abbiamo registrato con favore la posizione coraggiosa e non pilatesca assunta sia dalla Prefettura che dallo stesso Assessore Regionale Pallante (fattore non di poco conto), quest’ultimo peraltro apprezzabile per essersi schierato in ogni incontro dalla parte del lavoratore soprattutto sugli aspetti legati agli obblighi contrattuali dell’impresa nel pagamento delle spettanze.

 

TOMA E LA SUA GIUNTA DIMOSTRINO DI NON AVERE LEGAMI - Ora però dallo stesso Assessore Pallante e dalla Giunta Toma della quale fa parte, ci aspettiamo un segno di responsabilità e di consequenziale autorevolezza. Dimostrino nei fatti di stare davvero dalla parte dei più deboli e di chi subisce costantemente ricatti e ritorsioni da un’impresa e da un imprenditore al quale, a nostro parere, andrebbe revocata, senza alcuna titubanza la concessione del servizio di trasporto pubblico.

 

LA POLITICA DIMOSTRI EFFETTIVAMENTE DA CHE PARTE STA - Un appello che noi rivolgiamo a tutta la classe politica regionale (maggioranza e opposizione). E’ arrivato il momento che anche coloro che evidentemente continuano a proteggere e a condividere il modo di operare di questa società e del suo illustre patron nonché famoso armatore, escano chiaramente allo scoperto e ci dicano senza mezzi termini se ha ragione l’imprenditore o hanno ragione i lavoratori. Nel secondo caso (che appare il più scontato) si proceda speditamente con l’iter di revoca della concessione.

 

Per quanto ci riguarda noi continueremo a mobilitarci e a difenderci 

 

 

 

Campobasso, 7 aprile 2022LE SEGRETERIE REGIONALI  

 FILT CGIL               FIT CISL              UILTRASPORTI      UGL AUTOFERRO  (FRANCO ROLANDI) – (ANTONIO VITAGLIANO) – (CARMINE MASTROPAOLO) -  (NICOLINO LIBERTONE)

 

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