Agnone 2 Maggio 2022, Consiglio monotematico sulla sanità, presenti il commissario ad acta Toma e il subcommissario Papa, con loro anche l'assessore Pallante. Il presidente Toma è arrivato con un sensibile ritardo di circa un'ora. Era molto atteso già dai giorni precedenti. Gli agnonesi erano curiosi di sapere cosa il presidente potesse dire in particolar modo circa l'ospedale Caracciolo, oramai smantellato.
Ad attenderlo tutto il consiglio comunale, erano presenti molti uomini delle forze dell'ordine e una ventina di persone del pubblico, quasi tutti di età superiore ai 60 anni, pochissimi giovani. Ci si attendeva una maggiore partecipazione da parte del pubblico, ma le tante inutili promesse passate rispetto ad un rilancio della sanità altomolisana, probabilmente hanno frenato la partecipazione stessa, nel senso che tra i cittadini oramai prevale l'incredulità e la sfiducia.
Durante il consiglio nei vari interventi il santo più citato è stato San Tommaso, “Se non vedo non credo”. Rispetto al passato dove quasi nulla e' stato programmato dalla Regione Molise per efficientare la sanità altomolisana e garantire i livelli essenziali di assistenza, il presidente ha ricordato che la sanità molisana è commissariata e precedentemente il commissario non coincideva con la sua figura di presidente.
Il sindaco Daniele Saia ha aperto l'assise con delle brevi ma essenziali richieste al commissario Toma: Necessità di un ospedale di area disagiata per fronteggiare l'emergenza sanitaria e lo spopolamento determinato anche dall'assenza di sevizi essenziali. Il consiglio si è svolto in un clima di serenità , tutti molto attenti all'ascolto e il presidente pacato, disponibile egli stesso disponibile all'ascolto e a fornire chiarimenti ai quesiti posti
La visita di Toma ad Agnone fa parte dell'azione di concertazione propedeutica all'elaborazione del PO 2022-24. Il presidente Toma sta consultando tutti i soggetti politici, sindacali, associazioni, per la formulazione del P.O da elaborare entro il mese di maggio c.m. Ha assicurato che il Caracciolo sarà Ospedale di Area particolarmente disagiata e ha annunciato che all'interno della struttura ospedaliera sarà allocata una Casa di Comunità con funzione di continuità assistenziale h 24.
Ha ribadito le linee già espresse nel corso di precedenti incontri: intangibilità dei servizi dell’attuale Rete ospedaliera con possibilità di potenziamento degli stessi, funzionale sinergia tra pubblico e privato senza sovrapposizioni tra l'uno e l'altro, radicale trasformazione della medicina territoriale, ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero e in particolare per il Caracciolo ha assicurato l'arrivo di una Tac di ultima generazione, un ecografo, un mammografo e tutti quei servizi e figure professionali previste per un ospedale di area disagiata.
Ma ha sottolineato più volte che sarà necessario fare accordi di confine con le altre regioni per allargare il bacino di utenza affinchè il Caracciolo venga configurato come ospedale di area disagiata e che le sue promesse ad Agnone saranno tutte tradotte e contenute nel nuovo PO, che sarà posto al vaglio nei tavoli tecnici ministeriali ma sarà su quei tavoli che si si deciderà.
Video integrale del consiglio monotematico sulla sanità, presente il Presidente Toma
Alla relazione di Toma è seguita una breve replica del sindaco di Agnone che chiedeva un intervento politico riferito al rapporto servizi sanitari previsti dalla legge in relazione al numero degli abitanti , norma che va superata necessariamente, sosteneva con convinzione, se il criterio rimarrà quello del numero degli abitanti, il nostro territorio è destinato a perdere visto il numero esiguo delle nascite annuali e lo spopolamento in atto.
Va superato anche il commissariamento, affermava il sindaco, che dura oramai da 12 anni e va chiesto l'azzeramento del debito da disavanzo sanitario che nell'ultimo anno è arrivato ad oltre 120 milioni di euro, operare una scelta politica come gia' accaduto per la regione Calabria, non possono pagare sempre i cittadini.
Intervento squisitamente politico anche se come aveva specificato Toma in apertura dell'assise, in quella sede, il tavolo era programmatico, non politico e tantomeno operativo, rimandati in altre sedi. La fase strettamente operativa sarà gestita dall’Azienda sanitaria regionale. A seguire gli interventi degli assessori Di Nucci e Sciullo, e i consiglieri di minoranza Paoletti, Scarano e Iannelli. Alla fine la votazione su un documento che riassumeva in alcuni punti salienti i servizi sanitari inderogabili da attivare , oltre l'ospedale di area disagiata. Votato all'unanimità.

Tutti i componenti del consiglio, maggioranza e opposizione, si sono resi disponibili e propositivi nel collaborare a ricostruire la sanità in Alto Molise, ma dai pareri raccolti tra i cittadini, emerge scetticismo e scarsa propensione a credere al Presidente Toma, e vista la scadenza elettorale delle regionali, in molti attribuiscono le promesse ad una campagna elettorale già in atto. Dal pubblico in sala un solo intervento concentrato sul debito della sanità molisana che potrà rappresentare un ostacolo all'approvazione del PO molisano ai tavoli romani
Al termine dei lavori consiliari, la visita alla Fonderia Pontificia Marinelli e all'annesso Museo Storico della Campana "Giovanni Paolo II" e successiva cena presso un ristorante agnonese
Guarda intervista in diretta al Presidente Toma
Guarda intervista all'assessore ai trasporti e mobilità Quintino Pallante