Trasporti: con il servizio "navetta" continuano i disagi per i lavoratori pendolari del nucleo industriale della Val di Sangro

Maria Carosella
12/05/2022
Attualità
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Tutto nasce  dalla Strategia delle aree interne, il Sindaco  Saia  lo annunciava il giorno della venuta ad Agnone della ministra per il Sud e la coesione territoriale  Mara Carfagna  e  affermava: Abbiamo firmato da poco il protocollo, ad oggi sono dunque disponibili tutte le risorse finanziarie previste dalla Strategia, si parla di circa dieci milioni di euro. Insomma  si concretizzeranno le azioni  messe in atto con la Strategia delle aree interne e  finalmente una buona notizia, parlando di viabilità,  per centinaia di lavoratori pendolari dell’Alto Molise che ogni giorno, dai vari centri montani, raggiungono la zona industriale della Val di Sangro, sotto Atessa, in Abruzzo. Alla stazione di arrivo di tutti gli autobus di quel grande polo industriale sarà attivato un servizio navetta che accompagnerà gli operai nelle rispettive sedi lavorative"

Il problema era quello che interessava i pendolari dell’Alto Molise che ogni giorno raggiungono, con i mezzi del trasporto pubblico, il sito industriale della Val di Sangro. Fino ad oggi i vettori facevano capolinea nell’area attrezzata nei pressi della Sevel. Poi ciascun lavoratore doveva  raggiungere a piedi anche percorrendo qualche chilometro, le altre sedi lavorative. Se pioveva, nevicava, in qualsiasi condizione meteo. All’ingresso e all’uscita, con intuibili disagi e magari ritardi che si accumulavano

In effetti le dichiarazioni del sindaco sono diventate realtà. La regione Molise con i fondi provenienti dalla strategia delle aree interne ha stabilito che le due aziende dei trasporti  ATM e SATI, devono provvedere a condurre i lavoratori nei rispettivi posti di lavoro. Stabilendo per ogni azienda un percorso obbligato , un percorso perla SATI e due per ATM. 

GUARDA I PERCORSI: https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2022/P/programma-di-esercizio.pdf

 Il disservizio si verifica quando i  lavoratori per raggiungere il posto di lavoro sono costretti a scendere dall'autobus di provenienza e salire sull'altro autobus che esegue il percorso dove e' situato il loro posto di lavoro. Questo cambio di autobus crea disagi, i lavoratori rimangono ad aspettare in strada l'altro autobus che per mille motivi puo' arrivare in ritardo. La rete viaria impervia, le condizioni meteorologiche, l'avaria dell'autobus creano ritardi all'accesso al lavoro.

A tal proposito il sindacalista della RSA UILM  Uil, Emanuele Cimone  ha rilasciato queste dichiarazioni e cosi commenta:

A proposito di disservizi, nemmeno il  tempo di terminare questo comunicato denuncia che arriva l'ennesima doccia gelata da parte della regione Molise. Sembrerebbe che per ovviare al noto problema trasporti della società  ATM, quello di lasciare tutti i pendolari del basso Molise davanti Io stabilimento Sevel costringendoli con mezzi di fortuna a raggiungere le altre fabbriche della val di Sangro, cosa si sono inventati ? La regione ha pianificato i percorsi obbligati per le due aziende, ATM e SATI, (https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2022/P/programma-di-esercizio.pdf) sul giro della Val di Sangro, affossando totalmente tutti i pendolari Molisani. Solo per citare alcuni esempi: arrivi in Sevel in forte anticipo dall'inizio del turno o per altri si verifica un forte ritardo perchè lavorano in aziende con orari diversi e addirittura  altri vengono minacciati di essere lasciati a terra.  Ma noi ci chiediamo,  è mai possibile che Ia soluzione trovata va a discapito di tutti ? E mai possibile che ci sia qualcuno che  pensa di organizzare la rete dei trasporti  che  semplicemente penalizza i lavoratori e che si sta dimostrando essere un disagio e non una soluzione al problema? Chiediamo immediatamente il ripristino del vecchio itinerario ed eventualmente che sia la Società ATM a farsi carico, come in una regione normale dovrebbe essere, di fare il giro completo della val di Sangro. Noi non possiamo pagare per incompetenza di chi dovrebbe migliorare e non devastare i trasporti pubblici come in questo caso.

Cimone Emanuele RSA UILM e pendolari Molise.

 

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