Finalmente si è fatta chiarezza fino in fondo sul viadotto Sente Longo. Da ben quasi quattro anni dalla chiusura oggi finalmente si è appresa la verità. In via Berta a Isernia presso la sala del consiglio e' avvenuto questa mattina l'incontro tra i vertici Anas e parte del consiglio provinciale. Presenti anche i sindaci di Belmonte del Sannio Anita di Primio, il sindaco di Poggio Sannita Giuseppe Orlando i rappresentanti del comitato civico pro riapertura del viadotto, l'assessora Amalia Gennarelli per il comune di Agnone, Scarano e Marcovecchio consiglieri comunali di Agnone e consiglieri provinciali e alcuni sindaci dell'alto vastese.
Per Anas erano presenti l'ing. Domenico Petruzzelli e l’ingegnere Giorgio Guiducci, di Roma,
Intervista presidente della provincia Alfredo Ricci .
Nella relazione dei tecnici Anas è emersa con chiarezza tutta la fragilità del gigante. Il viadotto non puo' riaprire a loro avviso in alcun modo, nemmeno parzialmente e ai mezzi leggeri come si vociferava tempo fa. Il ponte per essere riaperto ha necessità di interventi radicali in particolare la parte più alta di circa 180mt che l'usura del tempo, la manutenzione scarsa l'hanno resa particolarmente fragile, tale da renderla vulnerabile alle raffiche di vento forte.
Conferenza Anas-Consiglio provinciale su esiti rilievi condotti su viadotto Sente Longo
Pertanto i lavori da eseguire per renderlo percorribile necessitano di grandi investimenti, ipotizzavano cifre intorno ai 30 -40 milioni di euro. Tutti hanno preso atto dei risultati in vario modo, ma il presidente della provincia Alfredo Ricci nella sua sintesi e' stato chiaro: Il viadotto non riapre, bisogna trovare necessariamente i finanziamenti per rimetterlo in salute, finanziamenti che vanno cercati e auspicava il passaggio della struttura e dell'arteria stradale nelle competenze di Anas, evento sottoposto a decisioni ministeriale.
A tal proposito l'ex vice sindaco di Agnone e ex assessore ai lavori pubblici Maurizio Cacciavillani sui social dichiara:
“Apprendo dagli organi di stampa la notizia, per me scontata, che il ponte Sente Longo senza interventi di messa in sicurezza non riaprirà. Adesso l’interrogazione parlamentare diventa veramente l’unica strada percorribile per smuovere le acque nel tentativo di reperire le somme necessarie. Sono pronto a dare il mio contributo alla stesura del testo dell’interrogazione, visto che già ho avuto esperienza in tal senso per quella dell’ospedale S.F. Caracciolo, per giunta andata a buon fine. Sarebbe auspicabile anche la sottoscrizione di un documento dei sindaci da allegare all’interrogazione. Aspettando qualcuno delle istituzioni che si faccia finalmente vivo, resto a disposizione."