Dopo l'ultima decisione assunta dalla Asrem di chiudere il laboratorio analisi dell'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, anche nelle ore pomeridiane oltre che nelle ore notturne e declassato a punto prelievi, Maurizio Cacciavillani, ex vice sindaco di Agnone nella giunta del compianto Michele Carosella, in un comunicato sui social ricorda le grandi battaglie condotte dalla popolazione e dalla sua ex giunta, a difesa del nosocomio agnonese e riporta alla memoria l'anno in cui, nel 2015, “contro ogni previsione l’ospedale San Francesco Caracciolo fu riconosciuto presidio di Area particolarmente disagiata. Un risultato storico che vide il coinvolgimento di ben 26 comuni di confine, di una delegazione parlamentare e del consiglio regionale dell’Abruzzo. Un’azione corale pianificata nei minimi particolari sia sotto il profilo politico- amministrativo che su quello giuridico e sostanziale. Un risultato che evidentemente doveva essere considerato come l’inizio di un percorso di rinascita non certamente come un punto di arrivo. Furono modernizzate anche le sale operatorie attraverso cospicui investimenti.” Afferma Cacciavillani
E continua nel sollecitare a riprendere con determinazione quel percorso intrapreso e interrotto:
"La sfida di allora era appena iniziata nella consapevolezza che la vera partita si sarebbe giocata nel capo dell’implementazione, nella realizzazione di ciò che era stato riconosciuto sulla carta. Insomma, serviva la stessa forza e determinazione anche nel controllare passo dopo passo la fase esecutiva. Diversamente, le elezioni comunali del 2016 affidarono ad altri questo compito. Poi evidentemente qualcosa è andato storto. Oggi a mio avviso è fondamentale recuperare quello spirito che aveva animato quella grande battaglia politico-istituzionale che ha portato al riconoscimento di presidio di Area particolarmente disagiata, iniziando col riattivare il confronto tra tutte le forze politiche e la cittadinanza."