Lettera aperta
Signor Ministro della Salute,
Onorevole Roberto Speranza.
come a Lei ben noto, la Regione Molise da oltre 13 anni è commissariata, con conseguente gestione del
sistema sanitario regionale in capo al Commissario “ad acta” da Lei nominato e, da ultimo, individuato nel
Presidente della Regione, Dott. Donato Toma.
Attoniti tutti noi Molisani in data 02 settembre 2022 abbiamo assistito alla conferenza stampa del
Presidente del Cda del “Gemelli Molise”, Dott. Stefano Petracca, con il Prof. Francesco Deodato, Direttore
dell’unità operativa complessa (Uoc) di Radioterapia oncologica, unico erogatore della radioterapia nella
Regione, soggetto convenzionato con l’Ente regionale, durante la quale è stato annunciato quello che
nessun cittadino, soprattutto nessun malato, dovrebbe mai sentire, cioè che dal 1/o ottobre verranno
sospese, soltanto per i molisani, le prestazioni radioterapiche e nei mesi successivi sono a rischio anche
quelle cardiochirurgiche, essendo stato raggiunto il tetto di spesa previsto con decreto commissariale anche
per le terapie cd. “salvavita”.
La reazione che tale notizia ha generato in ogni molisano è di profondo sconcerto, di grande indignazione di
fronte alla totale negazione della tutela del diritto fondamentale alla salute costituzionalmente garantito,
ancora più grave ed inaccettabile in ragione del fatto che ad essere irrimediabilmente compromesso è il
diritto a ricevere cure ed assistenza sanitaria dei malati oncologici. Per loro il tempo è il bene della vita in
assoluto, che non può in alcun modo essere subordinato e condizionato alle regole del mercato, non può
essere “un diritto finanziariamente condizionato”.
Dobbiamo rivendicare con forza e determinazione il “diritto di avere diritti”, primo tra tutti il diritto alla
salute, scrivere insieme una nuova dichiarazione di diritti, che si opponga alla pretesa di far regolare tutto
dalle logiche economiche, mettendo di nuovo al centro la dignità delle persone, facendo emergere i beni
comuni e guardando ad un futuro dove l’uomo sia al centro delle scelte della politica.
Deve nascere una nuova idea di cittadinanza, un patrimonio di diritti che accompagni la persona in ogni fase
della vita e in ogni luogo, perché il diritto a ricevere cure mediche va garantito a tutti i cittadini ovunque
vivano, perché la tutela della salute non può dipendere da dove si ha la fortuna di nascere e la possibilità di
vivere, non può dipendere dalle disponibilità economiche, perché siamo di fronte a diritti naturali ed
inalienabili, che non possono essere espropriati, in nome del principio di uguaglianza e della dignità umana.
In questo tempo in cui dilagano le disuguaglianze, torna, forte, l’appello ai diritti fondamentali, la lotta per i
diritti, che descrivono e proteggono la nostra dignità, rappresentano un nucleo duro che non può essere
scalfito senza negare la nostra stessa umanità.
Chiediamo, pertanto, alla politica, a tutti i suoi rappresentanti, di intervenire adesso, senza “se” e senza
“ma”, dispiegando ogni energia per individuare soluzioni idonee ad assicurare il diritto alla salute ai cittadini
molisani, con il rispetto che la sacralità della vita impone.
Chiediamo a Lei di intervenire immediatamente al fine ripristinare le cure oncologiche per i cittadini
molisani, che in questo periodo di campagna elettorale sentono parlare di diritto alla salute, che viene poi
negato nei fatti da chi, invece, dovrebbe garantirlo.
I medici
Vanda Mazza Cardiologo
Francesca Scarabeo Senologo