Il Congresso PES si è tenuto a Berlino il 14-15 ottobre 2022.
Ospitato con il sostegno della SPD Germania, il Congresso del PES ha accolto i capi di stato e di governo, commissari europei, leader dei partiti membri del PSE, ospiti e partecipanti provenienti da tutta Europa e oltre.
Incontro sotto lo striscione "Con coraggio. Per l'Europa. ", il Congresso del PSE ha discusso delle politiche comuni progressiste per affrontare le sfide che l'Europa deve affrontare. Pace e sicurezza internazionale, azioni per proteggere i cittadini dall'aumento dei prezzi dell'energia e dall'inflazione, cambiamenti climatici e diritti sociali saranno tutti all'ordine del giorno.Un ritorno alle origini per arginare la crisi, i socialisti europei scelgono la Berlino dei diritti e la Germania del salario minimo per il loro congresso e un socialdemocratico svedese, Stefan Loefven come leader. Un congresso a casa del cancelliere Scholz a studiare l'inedita coalizione che ha riportato l'Spd alla cancelleria dopo l'era Merkel e per capire come arginare le destre a casa propria.
Caterina Cerroni segretaria nazionale dei giovani democratici ha partecipato alla due giorni di Berlino. Ecco il suo commento
‘Permettere un’ingiustizia significa aprire la strada a tutte quelle che seguiranno’
Nelle parole di Willy Brandt si possono ritrovare la radice e la ragione di un rinnovato impegno per le forze socialdemocratiche europee.
Parte da Berlino, dove si sono conclusi
ieri i lavori del congresso del Party of European Socialists.
La necessità di uno strumento permanente di risposta alle crisi, promossa dal primo ministro portoghese António Costa.
Il superamento dei veti perché un voto a maggioranza restituisca sovranità, come richiesto dal neopresidente PSE Stefan Löfven.
Una gestione dei flussi migratori umana, solidale, in discontinuità con il passato. Una difesa comune entro il 2025. Una riforma delle istituzioni che consenta l’allargamento dell’UE, come affermato dai rappresentanti della SPD che ha ospitato i nostri lavori. Un rinnovato processo di pace. Proteggere le persone, dalla minaccia alla sicurezza e alla coesione sociale che viene dalla guerra di Putin.
Questi impegni, il contenuto della risoluzione adottata dal congresso, possono sembrare ambizioni irrealizzabili.
Ma nella sua bellissima relazione conclusiva, il cancelliere Olaf Scholz ha ripercorso il contributo di ogni Stato membro per un progetto di pace, di libertà e giustizia: non solo i Paesi fondatori, anche Spagna, Grecia, Portogallo che dopo decenni di dittatura si sono rivolti verso un’Europa libera e democratica, i cittadini dell’Europa centrale e orientale che hanno superato la guerra fredda con la loro lotta per la libertà, i diritti umani.
Nei grandi traguardi del passato c’è la possibilità di superare le crisi del nostro tempo per riempire di diritti, di giustizia, un nuovo progresso.
Dovremo coglierla.
Con coraggio, per l’Europa.