Sanità Molise. Tempi lunghi per gli interventi di emergenza-urgenza, la media è superiore ai 18 minuti previsti dalla chiamata

10/11/2022
Attualità
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CAMPOBASSO, 10 NOV - "La tutela della salute in condizioni di emergenza-urgenza, bene comune irrinunciabile.

 

 

Il tempo di attesa di un'ambulanza e il tempestivo intervento dei soccorritori sono indispensabili per la sopravvivenza del cittadino".

 

 

Così in una nota Cittadinanzattiva Molise e Società italiana delle medicina di emergenza-urgenza (Simeu) Abruzzo-Molise, commentando l'indagine di Cittadinanzattiva, svolta in periodo pre-covid, dalla quale risulta che il Molise, con una media di 23 minuti, ha tempi medi superiori negli interventi.
    "I Livelli essenziali di assistenza (Lea) - è spiegato nella nota - stabiliscono che dal momento della chiamata il mezzo di soccorso debba essere sul posto entro 18 minuti, indipendentemente dal colore assegnato in base alla gravità dell'intervento e l'equipaggio deve essere pronto a salire a bordo in 120 secondi". Il servizio dell'emergenza-urgenza, dunque, "deve essere ripensato e implementato per garantire un livello di efficienza operativa".
    "Insufficienti postazioni medicalizzate, carenza di medici e infermieri, carenza dei servizi territoriali - prosegue il documento - spingono i cittadini a chiamare impropriamente il 118, creando cosi un ingorgo nella gestione dei soccorsi e causando l'intasamento dei mezzi di soccorso, che non potendo ripartire velocemente aggravano notevolmente i tempi di attesa". Altre criticità della rete emergenza-urgenza che destano forte preoccupazione, "sono relative agli accordi extra-regionali con gi ospedali di Pescara e Napoli, previsti nel Programma operativo sanitario (Pos) 2022-2024". Nell'ottica del rafforzamento del servizio dell'emergenza-urgenza, "l'elisoccorso rappresenta un fondamentale mezzo integrativo, essenziale per le situazioni tempo-dipendenti o legate a particolari condizioni assistenziali" che "con protocolli di intervento ben definiti per il trasporto presso gli idonei presidi ospedalieri, aumenta notevolmente le possibilità di sopravvivenza".

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