Ad Agnone, finora, novembre 2022, sono nati solo 16 bambini. La denalità secondo l'Istat è in aumento, la polopazione residente in Italia continua a calare e invecchiare, dai 59,2 milioni di cittadini del 2021, secondo le stime saremo 57,9 milioni nel 2030, per scendere a 54,2 milioni nel 2050 fino addirittura appunto a 47,7 milioni nel 2070, quasi 12 milioni di persone in meno
Il rischio, avvisa il presidente del Forum famiglie De Palo, è che il nostro welfare non regga.
Pensioni, servizio sanitario, scuola e aree interne le criticità principali da qui al 2070. Pertanto il fenomeno è nazionale ma nei piccoli paesi si rischia l'estinzione.
Le tre grandi emergenze del nostro tempo - guerra, pandemia e crisi economica - hanno ulteriormente aggravato il fenomeno della denatalità, che adesso è diventata una priorità assoluta. I neonati non sono ancora al centro degli obiettivi del nostro Paese e continueranno a non esserlo se non si cambia rotta rapidamente, con politiche strutturali di sostegno alla famiglia e soprattutto ai giovani. L’assegno unico universale ha rappresentato un grande passo avanti, ma da solo non basta. La denatalità è una vera e propria emergenza sociale e come tale deve essere affrontata. Non può essere considerato un problema tra gli altri. Non è una questione meramente demografica ma sociale, economica e culturale. L’Italia non è un paese per bambini!