Emergenza cinghiali, il Pd accusa Provincia e Regione

redazione
27/11/2012
Attualità
Condividi su:

«I cinghiali, sempre più numerosi, imperversano, generando danni e creando pericoli su tutto il territorio del Vastese, ma il centrodestra al governo di Provincia e Regione non agisce né reagisce».
A sollevare l’ennesima polemica sul caso cinghiali, dopo l’incidente di Gissi dei giorni scorsi, è il capogruppo del Pd in Provincia, Camillo D’Amico.
«Nonostante la stagione venatoria sia aperta da tempo - commenta il consigliere provinciale - e, quella del cinghiale, non si chiude mai durante l’intero anno solare (chiara allusione al fenomeno del bracconaggio, ndr) è sempre attuale il problema dell’alto numero di ungulati. I cinghiali  causano  danni alle colture agricole e rappresentano un pericolo concreto per le persone. Tutto avviene nel silenzio interessato di chi lucra sul commercio della carne e di chi è al governo di Provincia e Regione sempre più attento ai consensi elettorali e meno alla sicurezza delle produzioni agricole e quella dei cittadini. Il caso avvenuto a Gissi, nei giorni scorsi, di un uomo aggredito che ha rischiato di perdere la vita, è la conferma che il problema è attualissimo. Provincia e Regione devono smetterla di essere complici di pochi furbi che traggono disonesto profitto dalla commercializzazione della carne di cinghiale, sfuggendo a qualsiasi controllo sanitario oltre che al fisco. - denuncia a chiare lettere il capogruppo del Pd - L’assessorato alle politiche venatorie della regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, gli Ambiti Territoriali di Caccia, le associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole debbono mettere insieme il virtuosismo del fare e dell’agire per avviare  azioni di contrasto e contenimento della specie cinghiale in termini solleciti ed immediati.  Il centrodestra ealcune associazioni venatorie, a suo tempo, posero ostacolo all’azione pianificatoria messa in essere dall’allora assessore provinciale Antonio Tamburrino. Dopo quasi 4 anni dalla loro vittoria ed al concreto rischio di vedere accorpata la provincia di Chieti a Pescara non hanno avuto la capacità di produrre novità sul problema dei cinghiali se non rinvii, chiacchiere futili, inutili concertazioni ma nulla di concreto per contrastarne il numero».

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: