Ecco il nuovo piano sanitario. Il 'Caracciolo' sarà convertito in presidio di assistenza territoriale

Altomolise.net pubblica il documento integrale. Si torna a parlare anche della nuova struttura delle Civitelle

la redazione
03/12/2012
Attualità
Condividi su:

CAMPOBASSO. Gli ospedali di Agnone, Larino e Venafro da ospedali  per  acuti  si  trasformano in  Presidi  di  Assistenza Territoriale,  mantenendo  le funzioni ospedaliere per Lungodegenza e Riabilitazione.
E’ quanto riportato nero su bianco nel nuovo piano sanitario regionale (2013-2015) stilato dal commissario Filippo Basso. Nelle 152 pagine si legge  che “nei presìdi riconvertiti sono allocate le funzioni distrettuali relative all’assistenza primaria, avendo cura di separare rigorosamente la rete della emergenza urgenza in capo al 118  dalla rete territoriale, allo scopo di evitare  pericolose  ambiguità  per  il  cittadino e ulteriori implementazioni  di  risorse  impropriamente utilizzate. In particolare, l’ospedale “A. Cardarelli” di Campobasso è sede di DEA di II Livello, mentre gli ospedali di Isernia e di Termoli, che assorbiranno le funzioni degli ospedali riconvertiti, rispettivamente di Agnone e Venafro per Isernia e di Larino per Termoli, assumeranno il ruolo di ospedali sede di DEA di I^, livello dovendo servire ognuno di essi un’area di circa 1.500 kmq. ed una popolazione residente di circa 100.000 residenti”.

Inoltre, il voluminoso documento per Agnone, Larino e Venafro parla anche di “riconversione con la presenza  di strutture polifunzionali  in cui saranno presenti: i Presidi Territoriali di Assistenza con “piastre poliambulatori” ad elevata tecnologia in grado di effettuare prestazione sia mediche che chirurgiche di bassa complessità che, spesso, caratterizzano l'inappropriatezza dell'attuale rete ospedaliera; residenze Sanitarie Assistite di seconda fascia, a gestione pubblica; ospedali di comunità.

Ed ancora, il piano sottolinea come “per la riconversione  e/o riorganizzazione degli attuali stabilimenti ospedalieri sarà necessario eseguire interventi di ristrutturazione finalizzati alla realizzazione di strutture flessibili, funzionalmente complesse, capaci di accogliere una pluralità di funzioni diversificate per tipologia e gestione, con percorsi ed accessi autonomi e con spazi e servizi di supporto ed integrativi comuni a tutte le attività. Constatato  lo  stato delle strutture ed il loro grado di manutenzione, sarà necessario, per ogni struttura, eseguire lavori di adeguamento sismico delle strutture portanti, interventi di manutenzione straordinaria all’involucro edilizio degli stabilimenti, lavori di adeguamento funzionale degli spazi destinati alle varie attività”.


Per il San Francesco Caracciolo è stato indicato il costo del miglioramento sismico in 10,9 milioni di euro. Ma non è tutto, perché si è tornati a parlare dell’ultimazione della nuova struttura sita sul quartiere Civitelle. 

“Relativamente  al  presidio  ospedaliero  di  Agnone  - si legge nel piano -   considerata  l’obsolescenza  del  fabbricato, difficilmente adeguabile funzionalmente, la presenza di una nuova struttura ospedaliera,  realizzata negli anni ’80 e mai ultimata,  la differenza minima tra i costi di adeguamento della vecchia struttura e quelli necessari per il completamento di quella in corso di costruzione, oltre alla possibilità di alienazione della struttura esistente, si prevede l’ultimazione della nuova struttura con una previsione di spesa di circa 15 milioni di euro”.

 

Nel pdf in basso si può consultare nel dettaglio cosa dice il piano 

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: