Comunità energetica rinnovabile: Saia presenta il progetto agli agnonesi

Maria Carosella
25/02/2023
Attualità
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 Agnone avrà una comunità energetica.  Oggi a Palazzo Bonanni una assemblea pubblica  volta ad informare i cittadini sui vantaggi che si possono ottenere attraverso l'autoproduzione e l'autoconsumo di energia pulita riferito alle comunità energetiche attraverso le fonti rinnovabili, in questo caso i pannelli solari. 
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Una folta e variegata platea  era presente, commercianti, associazioni, artigiani, imprenditori di vari settori, cittadini comuni che hanno ascoltato con interesse e posto tante domande.
Tra gli interventi anche quello di Vincenzo Scarano, consigliere comunale e provinciale, che ha riscaldato gli animi, ponendo una serie di domande sul rapporto costo- benefici di una CER  e non solo, ha chiesto spiegazioni sull'adesione che è stata chiesta ai cittadini  in fase di assemblea propedeutica.
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 Al tavolo oltre al sindaco Saia,  Andrea  Prato, direttore generale dell' azienda Albatros, uno studio associato presente in varie regioni d’Italia, tra i più longevi nello sviluppo della green economy, con lui tre professioniste del settore, ingegneri, avvocati, una squadra di giovani donne
 
Il direttore di Albatros, Prato, ha  illustrato il progetto a grosse linee. il Comune di Agnone intende avere una CER per abbattere i costi delle spese energetiche comunali e ottenere dei ricavi da riconvertire in servizi per i cittadini e il sindaco ha relazionato anche sui  vantaggi di avere un'energia pulita a tutela dell'ambiente in linea con l'agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e inoltre il basso impatto ambientale di tali impianti.
 
 Di contro sono impianti molto costosi e richiedono aree ad hoc, che non mancano nei territori delle aree interne, vista anche la scarsa densità di popolazione. Il sindaco Saia ha detto che la CER del comune potrà essere realizzata esclusivamente con le risorse comunali o con un contratto di partenariato pubblico-privato
 
  Chi vorrà associarsi in una comunità energetica potrà ottenere una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. 
Lo prevede il Decreto CER inviato a Bruxelles per l’approvazione finale
La proposta di decreto si basa su due misure: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto, il quale sfrutterà i fondi del PNRR.  I benefici toccano tutte le tecnologie rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.

L’incentivo in tariffa sarà applicato sulla quota di energia condivisa prodotta da impianti a fonti rinnovabili ed è esteso a tutto il territorio nazionale, ma la potenza massima finanziabile è di complessivi 5 GW entro il 31 dicembre 2027.

 Il comune , in parte, ha individuato alcune aree dove realizzare gli impianti. Comunque seguiranno altri incontri con i cittadiniNessuna descrizione disponibile.

 

 

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