Nella Giornata della Terra, per un uso migliore e più duraturo delle risorse naturali, l'Uncem pone l'accento su "una grave problematica dei territori montani - peggiore della presenza di lupi e orsi, benché la presenza di orsi e lupi sia più affascinante polarizzando maggiormente contrari o meno all'abbattimento - ovvero la riduzione della superficie agricola nelle Alpi e negli Appennini causata dalla parcellizzazione fondiaria".
L'unione nazionale Comuni, comunità e enti montani sostiene che ci siano "troppe particelle catastali per i terreni montani, una forte riduzione delle imprese agricole, troppo abbandono, e uno scarso utilizzo delle opportunità dei territori - compresi su terrazzamenti e terreni impervi - che si riduce costantemente.
La montagna abbandonata richiede azioni per contrastare la parcellizzazione, quali una ricomposizione fondiaria con legge dello Stato (che Uncem chiede da tempo al Parlamento di costruire), sostegno alle associazioni fondiarie, iniziative vere volte all'utilizzo di terrazzamenti e superfici complesse, a rischio frane e improduttive".
L'Uncem parla di "importanti parole" della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle filiere legno 100% italiane: "Che un primo ministro parli di gestione forestale era qualcosa di davvero impensabile fino a pochi anni fa, significa che finalmente il nostro settore sta uscendo dall'ombra. È anche vero però che per puntare seriamente su una 'filiera legno-arredo 100% italiana' serviranno tanti decenni ed enormi investimenti in selvicoltura. È molto difficile che questo auspicio si realizzi a breve e su larga scala, ma è anche vero che da qualche parte bisogna pur partire". (ANSA).