Nonostante la pioggia battente il sindaco di Agnone Daniele Saia insieme al sindaco dei ragazzi e le ragazze, hanno celebrato il primo maggio, festa dei lavoratori. La cerimonia si e' tenuta come tutti gli anni nella zona industriale di Agnone dove e' posto il monumento dedicato ai morti sul lavoro, opera marmorea del compianto Nicola Cacciavillani, Maestro e uomo di spessore che ha vissuto all'insegna dei valori del lavoro, della solidarietà, della difesa dei diritti. Il sindaco Daniele Saia ha deposto una corona di alloro sul monumento e non si poteva scegliere luogo e simbolo piu rappresentativo per onorare chi per il lavoro perde la vita
Il monumento in marmo raffigura due ingranaggi rotti che rappresentano le vite spezzate dei lavoratori, tra i due ingranaggi c’è un germoglio stilizzato, simbolo di fiducia verso il futuro e speranza di vita.
A seguire il discorso del sindaco:
La festa delle lavoratrici e dei lavoratori che oggi celebriamo è dedicata quest’anno al 75esimo anniversario dalla promulgazione della Costituzione Italiana, della quale il lavoro è uno dei pilastri portanti.
L’Italia, infatti, è una Repubblica fondata prima di tutto sul Lavoro, come cita il primo articolo della nostra Costituzione.
Il lavoro come mezzo di emancipazione, di affermazione, di Libertà.
È questa l’unica bandiera che ha animato i moti e le rivendicazioni sindacali degli operai che oggi ricordiamo: La necessità di formare una coscienza del lavoro, il bisogno di affermarsi come parte necessaria della società, la voglia di incidere nelle scelte che ci riguardano sono l’eredità di quei moti.
Quelle lotte operaie dell’Illinois portarono a risultati importanti, come la prima legge che fissava l’orario lavorativo a 8 ore giornaliere del 1867; l’istituzione obbligatoria dell’assicurazione relativa agli infortuni sul lavoro del 1989, le parità di opportunità per donne e uomini.
Una parte di quelle lotte, delle persone che vi hanno impiegato passione e impegno, muore ogni volta che un lavoratore perde la vita mentre sta lavorando.
Sono state 1090 le morti sul lavoro secondo i dati dell’INAIL, Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro nel 2022. Significa che ogni giorno, nell’impegno per la società impiegato nel lavoro, circa tre persone sono morte. Questo dato deve dirci tanto, deve impegnarci di più.
Oggi è, perciò, particolarmente significativo ritrovarci, come ogni primo maggio, dinanzi al Monumento ai caduti sul lavoro, che undici anni fa veniva donato alla nostra comunità dal compianto Nicola Cacciavillani, dalla ditta Cacciavillani Marmi.
Saremo per sempre grati a chi ha voluto lasciare in eredità a tutta la comunità alto molisana una bellissima opera dello scultore abruzzese Nicola Farina, ma anche il messaggio di quanto sia necessario interrogarsi sempre su come migliorare le condizioni dei lavoratori, come ampliare lo spettro dei diritti e di quanto sia pesante per tutta la società il carico di una vita che viene interrotta da un incidete sul lavoro.
Il Lavoro, in aree come questa, assume ancora un altro valore. Perché solo con il lavoro, la creazione di nuovi posti di lavoro e la difesa di quelli esistenti, possiamo salvare il destino delle nostre aree.
Difendiamo il lavoro se difendiamo i diritti essenziali, della Salute e dell’Istruzione, il diritto a essere connessi con le altre zone della Regione e del Paese, il diritto di esistere quando vengono prese le decisioni determinanti a livello centrale.
Solo così difendiamo il diritto a restare delle popolazioni che abitano questi territori.
È dalle forme e dai modi di lavoro che saremo in grado di creare che dipende quanto integrata, plurale, aperta, sana sarà la nostra società del futuro.
Il monumento alle mie spalle rappresenta due ruote frantumate, perché ci ricordiamo che nessuno dovrà più morire di lavoro, ma anche un germoglio che nasce tra le difficoltà, perché siamo consapevoli che un futuro più solido ricco di diritti e garanzie, un futuro rigoglioso e libero, è possibile se impieghiamo i nostri sforzi e le nostre energie per realizzarlo.
Non dimentichiamoci, nemmeno per un giorno, di quanto peso abbiano le nostre azioni e le nostre idee per il futuro del nostro territorio, per i nostri giovani che vorranno abitarlo
Buon Primo Maggio, Buona festa dei Lavoratori.
