Palaghiaccio, il Comune replica: E' solo fonte di debiti

redazione
28/12/2012
Attualità
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CASTIGLIONE MESSER MARINO - «A Castiglione il Natale non è stato né più amaro né più povero degli altri anni».
Inizia così, con toni perentori, la replica dell’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino ad un recente articolo, apparso su queste colonne a firma di Orazio Di Stefano, con il quale si ponevano, legittimamente, domande in merito alla decisione di non riaprire il palaghiaccio.
Di seguito il testo della nota siglata dal sindaco Emilio Di Lizia a nome dell’intera amministrazione:
«Tanto per iniziare la scelta di riconvertire la struttura non è stata fatta da un giorno all’altro. Qui a Castiglione siamo stati in campagna elettorale per più di un anno e tra i vari punti di cui si è dibattuto quello della trasformazione in struttura polifunzionale del palaghiaccio è stato ampiamente affrontato, quindi parlare di scelta non condivisa è quantomeno bizarro. Forse Di Stefano, viste le sue passate frequentazioni, non si è accorto che anche a Castiglione  vige la democrazia. Usare frasi come  “falchi politici” o “sport di destra o di sinistra“ è sinonimo di vetero giornalismo e non meritano nesssuna risposta, ma sono sintomo di vecchie categorie mentali. Comunque, per tornare alle cose concrete, vorremmo dare qualche informazione a Di Stefano perché a fare filosofia sono tutti bravi, ma quando ci si trova di fronte alla realtà dei numeri allora bisogna fare delle scelte. Tanto per iniziare, l’amministrazione Mastrangelo per attivare la pista del palaghiaccio ha indebitato il Comune fino al collo con mutui per più di 300mila euro che dovremo pagare per altri venticinque anni. Nonostante tutti questi soldi spesi, la struttura è ancora incompleta e in piena decadenza vista l’assenza di manutenzione: gli spogliatoi sono da ultimare, mancano i sanitari e le porte, gli scarichi delle docce sono stati completamente tappati, quando piove l’interno della struttura si trasforma in una piscina perché entra acqua dalla copertura, non è stato fatto nessun lavoro per la messa in sicurezza per poter praticare altri sport. Allo stato attuale, il palaghiaccio, così come è stato concepito  non è più economicamente sostenibile per l’ amministrazione comunale perché negli ultimi anni, la struttura ha avuto un passivo di bilancio rispettivamente di 23mila, 24mila e 27mila euro, con un utilizzo di soli sette mesi l’anno. Perché come suggerito dall’allora opposizione non fu affittata la pista, come fanno in moltissime località, e poi fare una valutazione dei costi? Con i tagli ricevuti dagli enti locali è sempre più difficile far quadrare i conti e un buon padre di famiglia se ha pochi soldi  nel portafogli e deve scegliere  cosa comprare al figlio, tra  le scarpe e la playstation, sicuramente comprerà  le prime. La decisione di non portare avanti l’utilizzo  del palaghiaccio non è, come sostienequalcuno, una ripicca verso l’associazione che gestiva la struttura perché avremmo potuto dare l’affidamento ad altre persone. Sapendo già da un anno quale sarebbero state le nostre valutazioni, nessuno si è fatto avanti per la gestione, se non a chiacchiere, e non è stato presentato una straccio di progetto sostenibile per l’intera comunità. Il palaghiaccio è nato come struttura polifunzionale e come tale vorremmo farla ripartire. Abbiamo realizzato due progetti per la messa in sicurezza  in modo da poterla utilizzare inizialmente per il  calcio a cinque e la pallavolo. Attualmente una squadra di ragazzi dell’ A.S.D. San Michele Arcangelo sta disputando un campionato di calcetto, in esilio, a Poggiosannita nel vicino Molise. Già si stanno raccogliendo le adesioni per far partire una scuola calcio per i pulcini. Ma la cosa che ci preme maggiormente è quella di trasformare  il palasport  nella piazza virtuale di tutta la comunità per farla diventare punto di aggregazione per i ragazzi che sopratutto durante la stagione invernale (otto mesi l’anno) non hanno posti dove trascorrere il tempo che non sia il classico bar. Certo in cinque mesi non si possono far miracoli ma le “prove tecniche“ già ci sono state. E’ stata organizzata una serata di teatro dall’ Avis, sono state fatte proiezioni, si è svolta la festa dell’Azione cattolica ragazzi. Mai come questo anno il calendario natalizio è stato ricco di eventi che avranno luogo sopratutto all’interno del palasport, si è già tenuto il primo mercatino di Natale e si svolgeranno concerti e serate di beneficenza. Per la befana è previsto uno spettacolo per bambini. A novembre e dicembre la domenica pomeriggio è stato utilizzato dai ragazzi dell’Acr per la realizzazione del presepe che fa bella mostra di sé nella piazza principale. Sicuramente meglio affidare il palasport ai  “costruttori di persepe”, che a “creatori di debiti”. Per l’amministrazione comunale la questione palaghiaccio è chiusa e stiamo già pensando al futuro. Solo il tempo dirà chi ha ragione. Un primo risultato però già lo abbiamo raggiunto, è stata arrestata l’emoraggia finanziaria e ci apprestiamo a rimettere in sesto il complesso che tra qualche anno sarebbe stato solo da rottamare. La collaborazione delle associazioni e dei semplici cittadini continuerà e sarà fondamentale e chi ha idee da proporre deve solo farsi avanti. Chi vuole continuare a fare polemiche può tranquillamente  farlo, tanto un addetto stampa lo si trova sempre,  ma da parte nostra non troverà più nessuno disposto a replicare su questioni che ormai appartengono al passato. Certo l’amministrazione è nel mirino, ma solo di chi si è visto sfilare di mano un giocattolo che pesava sulle spalle di tutti i contribuenti castiglionesi».

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